Una notizia tremenda ha distrutto il mondo del motorsport, con un giovane ragazzo che ha perso la vita. Ecco di chi si tratta.
La disciplina che più amiamo al mondo è quella del motorsport, ma purtroppo, è un amore che in tanti hanno pagato a caro prezzo. Nel mondo delle corse, la morte è sempre dietro l’angolo, così come il rischio di farsi molto male, inseguendo i propri sogni di gloria. Al giorno d’oggi, la sicurezza è nettamente migliorata rispetto al passato, ma è ovvio che il rischio zero non ci sarà mai.
Nelle auto, gli incidenti sono molto diminuiti, ma quando si corre con quattro ruote, spesso coperte, ed in altri casi, protetti dall’Halo, ci sono meno rischi, anche se la fatalità può sempre scapparsi. Ben diverso è il discorso delle moto, con le quali, più di tanto, non si può fare. Per l’ennesima volta nel corso di questa stagione nera per le due ruote, ci troviamo a piangere la morte di un ragazzo, davvero giovanissimo e che era descritto come un grande talento. Ecco cosa è accaduto.
Un terribile lutto devasta il motorsport
Dall’Indonesia è arrivata una terribile notizia, che fa molto male a tutto il mondo del motorsport. A perdere la vita è stato un ragazzo di 22 anni, ovvero Haruki Noguchi, che stava disputando una gara sul tracciato di Mandalika, dove gareggia anche la MotoGP. La notizia, la più triste che potesse arrivare, è stata annunciata dalla Federazione Motociclistica Asiatica, ed a tutti noi che amiamo questa disciplina, si è gelato il sangue.
Haruki Noguchi stava disputando la Gara 2 del campionato Asia Road Racing Championship, durante il quarto giro. Il pilota è caduto alla Curva 10, assieme al collega Zaqhwan Zaidi, ma non è stata certo questa la causa della morte del pilota nipponico. Infatti, in quei momenti l’obiettivo di ogni rider è quello di rialzarsi subito per cercare di recuperare il terreno perso, anche se la gara era già molto compromessa. Come si vede dalle immagini, la vittima si è rialzato molto in fretta, ma è stato proprio in quel momento che è avvenuto il crash letale.
Kasma Daniel Kasmayudin è infatti sopraggiunto a gran velocità e non ha potuto nulla per evitare l’impatto, in una dinamica che ci ha fatto venire i brividi. Il pilota deceduto, infatti, è stato colpito sotto al collo, in uno dei punti più vulnerabili in assoluto, ricordandoci ciò che accadde il 23 di ottobre del 2011, quando a Sepang perdemmo Marco Simoncelli, ed ora il motorsport piange l’ennesima vittima, perita durante una gara in cui voleva solo arrivare davanti a tutti.
La morte del giovane pilota non è sopraggiunta subito, ma dopo tre giorni di cure intensive, per poi spirare all’ospedale di Nusa Tenggara Barat. La notizia ha scosso tutti, e la nostra intera redazione manda un abbraccio virtuale alla famiglia del pilota, porgendo le più sincere condoglianze in un momento di grande dolore. Tragedie così non dovrebbero verificarsi a quell’età.