Motore difettoso, che guaio per queste auto: la lista è lunghissima, se ne hai una rischi grosso

Migliaia di automobilisti stanno perdendo il sonno  perché un motore molto diffuso nasconde un difetto che può costare carissimo.

C’è chi perde il sonno per amore, chi per problemi economici e chi perché il suo motore fa i capricci, soffre di problemi insolubili e niente sembra essere in grado di risolvere il problema. È un caso che affligge molti proprietari Stellantis:  negli ultimi mesi il caso del motore 1.2 PureTech è diventato letteralmente un incubo.

Motore difettoso
Il motore della disperazione – allaguida.it

La questione è diventata così seria che in Francia diversi studi legali stanno preparando una class action. Il problema riguarda la cinghia a bagno d’olio, un componente che si deteriora troppo in fretta. Un difetto che può manifestarsi all’improvviso, lasciando a piedi gli automobilisti e svuotando i loro portafogli.

Le auto sotto osservazione

L’elenco delle vetture equipaggiate con questo propulsore è davvero impressionante. Il motore, nato nel 2012 e ora sostituito da versioni più affidabili, si trova ancora sotto il cofano di tantissime auto in circolazione.

Motore difettoso
Il motore PureTech in versione Turbo (Stellantis) allaguida.it

In casa Citroen il problema tocca praticamente l’intera gamma. Si parte dalla piccola C1, prodotta fino al 2022, passando per la vecchia C3 e tutte le sue varianti: dalla Picasso all’Aircross. La lista prosegue con la C-Eliseo, le varie versioni della C4 inclusa la particolare Cactus, fino ad arrivare ai modelli più grandi come Berlingo e C5 Aircross.

Il marchio DS non se la passa meglio. L’intero catalogo del brand premium monta questo propulsore: dalla compatta DS3 alla spaziosa DS7 Crossback. Pure Opel ha utilizzato ampiamente questo motore: lo troviamo sulla Corsa, sulla Crossland, sulla nuova Mokka, sull’Astra e persino sulla grande Grandland.

La situazione in casa Peugeot è ancora più complessa. Il motore equipaggia modelli popolari come la citycar 108, la compatta 208, il crossover 2008. L’elenco continua con la media 308, la 3008, arrivando fino all’ammiraglia 508. Perfino i modelli commerciali come Partner e Rifter non sono stati risparmiati.

Le nuove generazioni di auto del gruppo hanno finalmente abbandonato questo propulsore problematico. Dal 2023 tutti i modelli ibridi montano una versione riprogettata con catena di distribuzione, decisamente più affidabile. Lo stesso vale per le ultime arrivate: dalla Jeep Avenger alla Fiat 600, passando per la nuova Citroen C3.

La vicenda dolorosa ricorda quanto sia importante la manutenzione preventiva. I proprietari di queste auto dovrebbero prestare particolare attenzione ai primi segnali di malfunzionamento. Una sostituzione anticipata della cinghia potrebbe evitare danni devastanti in futuro.

L’attenzione è necessaria sempre, ma in questo caso è davvero vitale. Se qualcosa va storto, poi, resta solo la class action.

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