Dopo la lunga pausa, il Mondiale MotoGP ripartirà dal Mugello per la prima di tre gare di fila: spicca però un’assenza di peso in gruppo
Quasi un mese di stop ancora prima della pausa estiva. Non era mai successo in MotoGP, ma le scelte del calendario quest’anno non sono state particolarmente azzeccate, anche se adesso ci aspetta un giugno di fuoco.
Sei gare in tre weekend di fila, considerando anche le Sprint, su tre circuiti che hanno scritto la storia passata e recente del Mondiale. Tutto comincerà l’11 giugno al Mugello, per passare la settimana successiva al Sachsenring e il 25 giugno ad Assen. Da lì, di nuovo un lungo stop fino al 6 agosto, quando tutto ricomincerà con il GP di Gran Bretagna a Silverstone.
Classifiche e prestazioni sono quindi congelate e quello che abbiamo visto a Le Mans, con una MotoGP senza un re. Pecco Bagnaia avrebbe potuto già fare il vuoto, ma tre cadute in 5 gare hanno stoppato la sua voglia di fuga.
Marco Bezzecchi è attaccato ad un punto, le altre Ducati viaggiano forte, KTM e Aprilia hanno dimostrato mezzi per far saltare il banco a piacimento, Marc Marquez ha offerto sprazzi della sua classe. Insomma, c’è tutto per vivere un weekend ad alta intensità.
Ancora di più perché il Motomondiale torna in Italia e anche il Mugello deve dare un segnale. I vuoti sulle tribune dell’impianto, non più dovuto alla pandemia ma solo all’assenza di Valentino Rossi, un anno fa li hanno visti tutti. E se la pista toscana vuole continuare a recitare un ruolo da protagonista nel calendario internazionale, ha bisogno di dare risposte.
Tutto comincerà venerdì 9 al mattino presto, con la Moto E che sarà la prima ad entrare in poista mentre le Libere della MotoGP partiranno alle 10:45. Sabato invece al mattino, come succede sempre da questa stagione, le Qualifiche della MotoGP dalle 10:50 seguite da quelle di Moto3 e Moto2. Infine la Sprint alle 15. E domenica il clou con la Moto3 alle 11, la Moto2 alle 12:15, la MotoGP alle 14.
MotoGP, tutti in Italia per la ripresa: Ducati ha già detto no
Mugello significa soprattutto Ducati (oltre che Ferrari) perché quella è la pista di casa del marchio bolognese della Galassia Volkswagen. La Desmosedici anche in questa stagione ha dimostrato di avere qualcosa in più delle altre e sta vivendo complessivamente un momento d’oro.
Se in MotoGP è lotta aperta tra i ducatisti, ma non solo, nel Mondiale Superbike anche l’ultimo weekend di Misano ha dimostrato la netta superiorità di Alvaro Bautista. Tutto questo, compreso l’impegno da quest’anno per la fornitura di tutti i mezzi per la MotoE, si riflette anche sulle vendite che vivono un momento di boom non solo in Italia
La livrea gialla, vista a Misano con Bautista e Rinaldi, non arriverà al Mugello ma le due Ducati ufficiali la indosseranno solo a settembre, in occasione del GP di Misano. In compenso però sarà l’occasione per festeggiare ancora una volta l’orgoglio della Casa di Borgo Panigale che come nelle passate edizioni avrà anche una tribuna espressamente dedicata ai suoi tifosi.
Sarà però anche un modo per mettere a tacere definitivamente tutte le voci scatenate nelle ultiem settimane. Perché il momento altalenante di Bagnaia, nonostante sia al via sempre con il numero 1 sulla carena, ha scatenato le indiscrezioni su un prossimo arrivo di Marc Marquez. L’ex numero uno al mondo sulla moto oggettivamente più forte, un matrimonio che farebbe comodo a tutti.
Ma in realtà non succederà, esattamente come Lewis Hamilton non guiderà mai una Ferrari nonostante sia una bella suggestione. Qualche anno fa sarebbe stata una grandissima mossa di mercato, adesso invece Ducati non ne sente il bisogno.
Lo ha ribadito Claudio Domenicali, ad del marchio, ai microfoni di Sky Sport nelle ultime ore. La fiducia in Pecco è totale, anche perché secondo lui non ha ancora dimostrato veramente tutto il suo talento. Ci sta che faccia ancora qualche errore, la fiducia della squadra in lui è totale e non c’è nessun bisogno di cambiare.
Nessuno mette in dubbio quello che Marquez ha rappresentato fino ad oggi nella MotoGP ma semplicemente Ducati non sente il bisogno della sua presenza. “I risultati ci stanno dando ragione e continueremo così. Spero che si possa aprire un ciclo, anche se non è facile perché abbiamo concorrenti molto forti e motivati, e già al Mugello sarà durissima”.
Mugello in festa ma non per tutti: c’è un pilota che si è già chiamato fuori dalla gara
La MotoGP in questo inizio di stagione però è stata anche caratterizzata dagli incidenti, troppi e dolorosi. Solo alla viglia della gara sapremo se Miguel Oliveira sarà in grado di guidare perfettamente la sua Aprilia del Team RNF dopo tutte le botte che ha subito. Sappiamo già invece che un altri amatissimo protagonista ha deciso di rinunciare.
La pista toscana, con il suoi lunghi rettilinei e le curve veloci, è da sempre molto impegnativa per il fisico e quindi Pol Espargaró ha deciso di prendersi una settimana in più Lo spagnolo del Team GasGas, costola privata KTM, dopo la caduta sulla pista di Portimão aveva riportato otto fratture in diverse parti del corpo, tra cui una alla vertebra dorsale e altre contusioni polmonari. Inoltre anche una frattura alla mandibola per la quale è servito tempo.
Il 31enne catalano sta molto meglio, è quasi pronto per risalire sulla moto, ma il suo team preferisce farlo tornare con calma. Così in Toscana ancora una volta al suo posto vedremo il tedesco Jonas Folger, al suo quarto GP in questa stagione.
Il rientro potrebbe avvenire al Sachsenring o al massimo ad Assen, visto che poi ci sarà di nuovo una lunga pausa per rimettersi perfettamente. “Il mio piano iniziale era di tornare per una di queste tre gare prima della pausa estiva e continua a essere la mia idea”, ha commentato Pol.