Pedro Acosta è andato in maniera incredibile sul podio, ecco cos’è successo in MotoGP. Rivelazione sorprendente.
Pedro Acosta è uno dei piloti più talentuosi e promettenti della MotoGP attuale. Al debutto assoluto all’interno della classe regina del motomondiale, il pilota spagnolo due volte campione del mondo pare avere davvero un futuro roseo davanti a sé. In questa stagione, nonostante ben più di una prestazione decisamente brillante di cui tenere conto, ha però preso parte a troppe cadute.
Tuttavia, nonsotante questo, non si può davvero discutere riguardo al suo immenso talento, che di recente lo ha riportato finalmente sul podio della MotoGP.
Ci riferiamo al week end di Mandalika, quello che ha visto Acosta salire sul secondo gradino del podio in mezzo alle due Ducati di Jorge Martin e Francesco Bagnaia. Anche se, in verità, ha rischiato di non poter contare sul suo amato ritorno sul podio nelle ore successive alla gara.
Acosta sul podio: ecco cosa è successo
Pedro Acosta ha rischiato di finire fuori dal podio in Indonesia, tanto che ha dovuto attendere qualche ora post gara per essere certo del risultato finale che lo ha visto terminare la gara al secondo posto sul circuito di Mandalika. Tutto dovuto a una indagine riguardante la pressione del suo pneumatico anteriore. Il che sembrava condannare a una sanzione di 16 secondi per il talentuosissimo spagnolo della KTM, pena che devono scontare i piloti che subiscono un’indagine del genere, e invece le cose sono andate diversamente in questo caso.
Il team GasGas è riuscito infatti a dimostrare che il calo di pressione registrato dal sensore sulla gomma non era dovuto affatto a una infrazione del regolamento ma a un danneggiamento del cerchione e della stessa gomma. Il modo in cui la scuderia c’è riuscita è quantomeno singolare: i meccanici hanno messo la ruota anteriore utilizzata da Accosta in gara in un enorme contenitore pieno d’acqua. In questo modo, infatti, è stato confermato che lo pneumatico fosse difettoso.
Continuavano a uscire bolle d’aria a causa del danneggiamento, quindi non si può davvero parlare di irregolarità. E così Pedro Acosta si è tenuto un secondo posto che, alla luce delle due cadute avvenute in Giappone fra Sprint Race e gara, è davvero importantisismo per il pilota iberico. Se non altro per donargli una spinta non di poco conto per terminare al meglio un finale di stagione tutto ancora da vivere e nel quale cercherà di dare più fastidio possibile a Bagnaia e Martin (e non solo).