Le Moto3 si sono migliorate moltissimo in questi anni e al loro interno vantano un motore che la dà modo di volare in pista.
Fino al nuovo Millennio le Classi del MotoMondiale erano suddivise in 500, 250 e 125, in base alla cilindrata delle due ruote. In passato vi era anche la categoria della 350, ma il passaggio alle tre competizioni attuali è stato graduale nel tempo.
Si è iniziato con il 2002 con la nascita della MotoGP, diventata così la categoria regina e che ha preso il posto della Classe 500. Nel 2010 poi è stata abbandonata la 250, in modo tale da poter limitare le distanze tra la prima e la seconda categoria ed è nata la Moto2 e nel 2012 si è avuto modo di abbracciare anche la Moto3.
Sicuramente si tratta della categoria che regala ogni domenica le più grandi emozioni, visto come le distanze tra il valore delle moto sia davvero limitato. Anche nell’ultima gara a Barcellona si è assistito a uno spettacolo sensazionale, con il colombiano Alonso che ha vinto al fotofinish la gara, chiudendo davanti a Masià e Oncu, con il turco poi squalificato per l’attacco troppo energico su Munoz e dunque è scalato sul podio il debuttante Rueda.
Il campionato del mondo sembrava chiuso, ma il secondo ritiro di Dani Holgado, dopo quello in Olanda, ha dato modo a Sasaki e Masià di avvicinarsi sensibilmente e il Pistolero spagnolo dovrà così stare attento. Il valore delle moto tra le varie Scuderie è molto simile dunque, ma nonostante questo c’è modo di poter ammirare tutta la potenza di queste due ruote davvero meravigliose.
Ciò che va specificato fin da subito è il fatto che la Moto3, pur essendo la terza categoria del MotoMondiale e che ha preso il posto della Classe 125, non ha nulla a che fare con la propria antenata. In un certo senso la Moto3 è la prosecuzione della Classe 250, perché al suo interno infatti monta un motore con questa cilindrata.
Il motore è un 4T monocilindrico aspirato che ha per regolamento deve avere un pistone tradizione e non può andare oltre alle quattro valvole. Essendo una categoria molto giovane, nei primi anni sono cambiate molte cose, prima di tutto la ricerca dell’abbattimento dei costi.
Nel 2013 infatti la Honda aveva speso ben 400.000 Euro, cifra davvero assurda, infatti oggi si ha un limite di 60.000 Euro per la creazione di queste moto. La potenza massima di questi mezzi dà modo di erogare un massimo di 60 cavalli e la velocità di punta può così arrivare fino a 250 km/h.
In modo semplicistico si può dire che ci sono sempre 50 km/h di differenza tra le varie categorie. La Moto2 infatti ha modo di stanziarsi sui 300 km/h, mentre la MotoGP da tempo ha abbattuto il muro dei 360 km/h e in occasione del weekend del Mugello del 2023, Brad Binder ha toccato i 366,1 km/h, il record assoluto.
Le Moto3 sono cresciute moltissimo negli ultimi anni e hanno fatto sì che gli appassionati di tutto il mondo potessero affezionarsi alla categoria. Chissà che in futuro non possano essere potenziate ancora di più, ma forse non c’è bisogno vista la sua alta spettacolarità.