Brutte notizie per chi possiede certi modelli di moto: diverse case hanno avviato i primi richiami del 2025 per problemi che potrebbero mettere a rischio la sicurezza.
L’anno nuovo è iniziato con qualche grattacapo che coinvolge molti proprietari di moto. Come quando si scopre una piccola perdita d’olio sotto la moto parcheggiata, sono emersi alcuni difetti che richiedono attenzione immediata.
C’è però una buona notizia: a correggerli ci penseranno le case costruttrici. Niente panico – i richiami fanno parte della normale vita di un veicolo. La vera questione è capire quali sono i modelli coinvolti e cosa fare, possibilmente senza perdere tempo, per dormire sonni tranquilli.
Le moto nel mirino
La notizia più scottante arriva da Triumph. Il costruttore inglese ha scovato due problemi che non fanno stare tranquilli i proprietari. La Tiger 1200 GT, prodotta tra agosto 2021 e ottobre 2024, potrebbe soffrire di un’usura anomala degli pneumatici. Il battistrada rischia di staccarsi o perdere pressione all’improvviso – roba da far venire i brividi a chi usa questa moto, specialmente chi lo fa con regolarità sulle strade di tutti i giorni.
Un secondo grattacapo riguarda la TF250 X. Il blocchetto di accensione non va d’accordo con il liquido dei freni e l’acqua ad alta pressione. Il risultato? La moto potrebbe decidere di mettersi in moto da sola, come in un film horror meccanico.
Le sorprese non finiscono qui. Pure Dunlop e Avon hanno trovato grane serie: una contaminazione sotto il battistrada in un bel po’ di modelli sfornati tra ottobre e novembre 2024. L’elenco delle gomme coinvolte è lungo come un weekend di pioggia: ci sono quelle sportive, le turistiche, perfino alcune gomme speciali per Harley-Davidson. Il rischio? Le gomme potrebbero perdere aderenza o, peggio ancora, il battistrada potrebbe decidere di andarsene per conto suo.
Le case sembrano sempre più veloci a individuare i problemi prima che succeda qualcosa di serio. Un po’ come quando il gatto fiuta il temporale in arrivo e si nasconde sotto il letto.
Chi vuole stare sul sicuro può dare un’occhiata alla FEMA, la Federazione delle Associazioni Motociclistiche. I loro dati finiscono dritti nel Safety Gate della Commissione Europea – fonte sicura per sapere se la propria moto nasconde qualche brutta sorpresa.
La faccenda insegna una cosa: quando si parla di sicurezza in moto, meglio non fare gli eroi. Gli interventi sono gratuiti e li fa la rete ufficiale. Un piccolo disturbo che vale la pena affrontare, considerando quello che potrebbe succedere facendo finta di niente. Le strade sono già abbastanza insidiose di loro – inutile aggiungere altri rischi che si possono evitare con un semplice controllo.