Mini dovrebbe smettere di vendere auto a combustione interna, per dedicarsi esclusivamente alle propulsioni elettriche, entro il 2030. A lanciare questa indiscrezione, un rapporto della testata giornalistica tedesca Der Spiegel.
Secondo tale rapporto infatti, pare che il marchio preveda di introdurre il suo ultimo modello a combustione nel 2025 e pare ancora che preveda di far sì che la metà delle sue vendite sia costituita da veicoli elettrici già entro il 2027. Il progetto ufficiale comunque, con tutti i passaggi, dovrebbe essere presentato questa settimana.
Il piano farebbe di Mini il primo marchio del gruppo Bmw a diventare completamente full electric.
Sappiamo che le linee di modelli di auto solitamente hanno una durata di circa 7 anni prima di essere ritirate dal mercato o comunque rinnovate. In questo modo, l’ultimo modello a combustione interna prodotto da Mini, la cui uscita è prevista nel 2025, avrebbe un lasso di vita davvero molto breve prima del suo eventuale ritiro già nel 2030.
Fino a questo momento, Mini ha proposto sul mercato, come come modello completamente elettrico, soltanto la Cooper SE, che viene prodotta a Oxford. Infatti, il successore (questa volta full-electric) del modello ibrido Countryman uscirà dalla catena di montaggio Mini soltanto nel 2023.
La joint venture di Bmw con il produttore cinese Great Wall Motor avrà un ruolo importante nei piani della casa automobilistica. Da questa partnership infatti dovrebbe nascere anche la primi Mini elettrica prodotta localmente per il mercato cinese nel 2023.
Il passaggio all’elettrico di Mini non stupisce più di tanto, soprattutto considerando le scelte verdi effettuate dalle altre grandi case automobilistiche. Jaguar, ad esempio, diventerà un brand esclusivamente green dal 2025, mentre Ford commercializzerà solo vetture elettriche dal 2030 in Europa. Anche Volvo dirà addio all’endotermico lo stesso anno.