Nella vita di Mike Tyson “le bellissime” non sono mai mancate: lei era italiana, era meravigliosa, ma il pugile più forte del mondo ha dovuto dirle addio.
Una vita condotta sempre “al limite”, alla massima velocità quella di “Iron Mike” Tyson: siamo di fronte al pugile, senza alcun dubbio, dal pugno più forte del mondo, dall’impeto più primordiale, dal talento più cristallino, probabilmente mai sfruttato fino i in fondo, a fronte di una carriera vissuta davvero troppo poco all’apice, a fronte di una serie di successi che potevano certamente regalargli molto di più di quello che di fatto sportivamente ha vissuto.
L’infanzia difficile, il carattere impetuoso, i gesti inconsulti contro avversari che se lo hanno battuto è perché in fondo lo hanno dominato psicologicamente, ma di fatto non erano certamente superiori a lui dal punto di vista tecnico: una vita sul ring fatta di incredibili vittorie ma anche di amare e inattese sconfitte, ha alla fine fatto il paio con vicende personali fin troppo tormentate. Le tante donne che hanno caratterizzato il suo percorso, gli abusi, le violenze, il carcere: Mike ha vissuto sempre spingendo al massimo quell’acceleratore, ed è normale che anche se sei alla guida di un gioiello, prima o poi rischierai di sbandare in curva, di finire fuori strada, come è successo a lui.
I lauti guadagni, seppur bruciati in tempi rapidissimi, quindi, non sono certo mancati. E così come Tyson non si è privato di vizi e stravizi, come possono essere le auto bellissime che hanno caratterizzato i momenti più eclatanti della sua vita di uomo, quando era in cima al mondo del pugilato e quando si poteva permettere tutto. Tra “le bellissime” che hanno accompagnato i suoi giorni migliori non ci sono solo le curve di donne meravigliose, ma anche le forme sinuose di auto che solo in pochi si possono permettere.
Tra queste ecco la “made in Italy” per eccellenza, la Rossa di Maranello che tutti sognano: Tyson possedeva infatti la più belle delle supercar degli anni 90, una Ferrari F50, la vettura super celebrativa dei 50 anni della casa di Maranello. La fin troppo scarsa capacità di saper gestire il denaro lo ha costretto a cederla all’asta: ceduta per oltre due milioni di dollari, aveva percorso appena 9mila chilometri.
Tyson e la sua Ferrari F50: ecco il gioiello di Maranello che faceva impazzire il campione
Piena zeppa di tecnologia da Formula 1, la F50 era una supercar gloriosamente bilanciata e, con una combinazione irripetibile di un V12 derivato dalla F1 e un cambio manuale con cancello: inutile nascondersi, non ce ne vogliano le rivali, era una delle più grandi supercar analogiche di sempre.
Tra il 1995 e il 1997 ne furono costruiti solo 349 modelli e all’epoca, al debutto sul mercato, aveva un prezzo davvero stratosferico: circa 850 milioni delle vecchie lire. Pensate forse che oggi, acquistarla usata, in buone condizioni, dalle mani di collezionista, possa consentirti di risparmiare qualcosina?
Niente affatto, certe vetture, certi gioielli, destinati ad essere stelle di prima grandezza, per sempre, nel firmamento delle auto mondiali, aumentano di valore di anno in anno.
Chi ce l’ha e decide di privarsene non te la regalerà di certo: ci possono volere fino a 3 milioni di euro per acquistarla. Un prezzo assolutamente giustificato dalle prestazioni, dal design, dal lustro del marchio, dal potere che un’auto del genere incarna in chi la possiede.