Un regalo inaspettato per chi sogna un’auto elettrica: hanno deciso di pagare le ricariche anziché dare sconti sull’acquisto.
Il mercato delle auto elettriche in Germania sta attraversando una fase delicata. Le vendite sono crollate, i concessionari hanno i piazzali pieni e i costruttori tedeschi non sanno più che pesci pigliare. Ma ecco spuntare un’idea che potrebbe davvero fare la differenza: invece di dare sconti una tantum, il governo tedesco ha pensato di regalare l’energia.
Una mossa intelligente, che guarda al lungo periodo e non solo al momento dell’acquisto. Il piano arriva direttamente dalla scrivania del vice-Cancelliere Robert Habeck. Niente più bonus tradizionali, ma mille euro di ricariche gratis per chi sceglie un’auto elettrica. E la vera sorpresa è che il bonus vale anche per l’usato.
Si tratta di una decisione che sa di svolta epocale, perché finalmente qualcuno ha capito che il mercato dell’elettrico non può crescere se non si pensa anche alle auto di seconda mano.
La situazione attuale parla chiaro: le vendite sono precipitate di oltre il 20%, fermandosi a una quota di mercato del 14%. Un tonfo che ha fatto male soprattutto ai marchi tedeschi, Volkswagen in testa. E non è un problema da poco, considerando che dal 2025 l’Europa inizierà a multare chi non raggiunge una quota di elettriche vicina al 25%.
Il nuovo piano non dimentica nessuno. Per le fasce di reddito medio-basse sono previsti sgravi fiscali specifici. E c’è di più: per rendere più trasparente il mercato dell’usato, il governo vuole dare 100 euro a chi fa controllare professionalmente la batteria della propria auto. Un dettaglio che può sembrare marginale, ma che in realtà è fondamentale per chi vuole comprare un’elettrica usata.
La mossa tedesca potrebbe avere effetti positivi anche sulle reti di ricarica. Chi normalmente ricarica solo a casa sarà invogliato a utilizzare le colonnine pubbliche per sfruttare il bonus. Ma il governo vuole anche fare chiarezza sui prezzi delle ricariche, spesso poco trasparenti e difficili da confrontare.
Certo, il piano deve ancora passare dal parlamento. Ma quando si tratta di difendere l’industria nazionale, i tedeschi sanno fare squadra. Del resto, il tempo stringe: le multe europee sono dietro l’angolo e i costruttori tedeschi non possono permettersi di restare indietro nella corsa all’elettrico.
La strada scelta dalla Germania potrebbe fare scuola in Europa. Invece di concentrarsi solo sul momento dell’acquisto, questo approccio pensa al lungo periodo. Come dire: non ti diamo solo i soldi per comprare l’auto, ma ti aiutiamo anche a usarla. Una visione che guarda al futuro della mobilità con occhi nuovi, cercando di rendere l’elettrico non solo accessibile, ma anche conveniente nel tempo.