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Provate a fermarla. La Mercedes G63 Amg 6×6 si appresta a debuttare sul mercato, dopo esser rimasta per anni un veicolo militare in forza all’esercito australiano. Per quanti non hanno problemi di spazio (e traffico), rappresenta un bel modo per muoversi senza temere ostacoli. Facile quando sei al volante di una normale Mercedes Classe G, un gioco da ragazzi se a quel fuoristrada indistruttibile aggiungi dettagli che sembrano presi da un film di fantascienza.
Ridefinisce anche il concetto che tradizionalmente abbiamo di automobile, sempre che possa catalogarsi sotto la voce auto, la G63 Amg 6×6. Gli esperimenti di vetture a sei ruote non sono una novità assoluta, tanto che anche in Formula 1 si sono viste monoposto non convenzionali. Era la Tyrrell e allora le due ruote extra erano sull’asse anteriore. Questa Mercedes, invece, raddoppia al posteriore e lo fa intaccando profondamente quella che è l’essenza della Classe G originale.
Iniziamo col raccontare dell’elemento più curioso, le ruote. Il complesso cerchio-gomma arriva a 37 pollici di diametro, con una spalla molto generosa per digerire qualunque ostacolo e rimbalzare allegramente nell’atterraggio (i cerchi componibili sono da 18″, con tecnologia beadlock, per evitare il distacco della gomma anche quando completamente sgonfia). Descrivere la G63 6×6 come un mostro divora terreno non è esagerato. Basta osservare come si disimpegna nel video allegato. D’accordo, lo schema è un po’ da camion pensato per la Dakar, ma lo scopo è raggiunto appieno.
Quanto è lunga? 5 metri e 88 centimetri, un metro e 20 più della Classe G in versione lunga. Quanto basta per assicurare un ampio spazio di carico nel cassone aperto, in perfetto stile pick-up. C’è ancora spazio per stupirsi, dopo aver sentito dei 3850 kg di massa e di un’altezza complessiva vicina ai 2 metri e 30 centimetri: quote da camion.
Costruita in Austria negli impianti della Magna Steyr e rivenduta ad un prezzo, per l’Italia, di 469.610 Euro.
Il motore della versione militare sfoggia un diesel 3 litri, il 320Cdi. Unità perfetta anche per muoversi su strada? Nient’affatto. Visto che si è esagerato col numero di ruote, perché non farlo anche con il motore? Otto cilindri a V, 5.5 litri di cilindrata, biturbo: la somma fa 544 cavalli e 720 Nm di coppia massima. Non aspettatevi velocità stratosferiche in assoluto, perché la G63 AMG 6×6 raggiunge i 160 km/h, valore non da poco per un veicolo da 3850 kg di peso.
L’impiego di un asse aggiuntivo porta a cinque il numero dei differenziali autobloccanti, controllabili elettronicamente dalla plancia. Tre interruttori e delle spie gialle e rosse segnalano quale differenziale è bloccato: nella Fase 1, sono attivi i due bloccaggi longitudinali nel ripartitore di coppia; con la Fase 2 si gestisce la ripartizione e il bloccaggio sul singolo asse, specificamente i due posteriori; con la Fase 3, sono attivi tutti e cinque i bloccaggi del differenziale. In condizioni normali la ripartizione della coppia è 30:40:30 sui tre assi.
Altro dispositivo derivato direttamente dall’esperienza delle vetture che affrontano la Dakar è quello della gestione della pressione delle gomme. Si controlla tutto dall’interno, consentendo di passare in meno di 20″ da 0.5 bar (pressione ideale per muoversi sulla sabbia) a 1.8 bar, quella suggerita su asfalto. Il tutto è possibile grazie a un compressore e quattro serbatoi da 20 litri disposti lateralmente sui passaruota posteriori.
Gli interni sono curati nel consueto stile Mercedes, con la sensazione di stare su un’ammiraglia più che un mezzo da deserto. Te l’aspetteresti spartana e povera la plancia, come un vecchio mezzo da carico, altroché!
Pelle e inserti in radica, perché in fondo è pur sempre una Mercedes. Se volete metterne in garage – a patto che sia molto, molto ampio – iniziate a prenotarvi: ne verranno prodotte tra le 20 e 30 unità all’anno.