[galleria id=”21286″]
In un mondo che vorrebbe mettere la parola “fine” ai motori diesel Mercedes semplicemente non è d’accordo, anche perchè ha investito miliardi per lo sviluppo di motori puliti ed efficienti. Come quello che abbiamo provato sulla Mercedes CLS 400d, una grande coupé di 5 metri che vanta tecnologia a tutta forza.
Estetica da regina
[didascalia fornitore=”altro”]Mercedes CLS vista di profilo [/didascalia]
Molto semplicemente la nuova Mercedes CLS è meravigliosa. Mi sbilancio nel dirlo, lo so, ma il corso stilistico che ha intrapreso ha puntato a pulire ulteriormente le linee e questo ha due scopi: renderla più bella e renderla più aerodinamica. Sul primo possiamo anche passare sul fatto che sia un parere soggettivo, d’altronde si tratta pur sempre di estetica senza voler tirare in ballo volumetrie e simili, sul secondo il dato è decisamente oggettivo. Il frontale della nuova CLS ha un Cx di soli 0.26, che significa efficienza aerodinamica molto spinta ed un lavoro certosino da parte di un team di persone che potrebbe anche già godere di un bonus produttivo, per quanto ne possiamo sapere. La CLS è lunga 5 metri, o meglio 4 metri e 99 centimetri, ma la sua forma morbida ed il cofano che non stacca in modo evidente dai montanti C non la fanno risultare pesante. Intanto, tornando a parlare di corso stilistico, arrivano diverse novità e si materializzano in primis nei gruppi ottici. Hanno una forma più schiacciata ed allargata, più a punta, che poi hanno dato vita anche ai gruppi ottici della nuova Mercedes Classe A, presentata in secondo momento. In pratica è stata bandita quasi ogni linea squadrata preferendo le curve, decisamente più accettabili dalla mente umana.
Interni spaziali
[didascalia fornitore=”altro”]Interni della nuova Mercedes CLS [/didascalia]
Un grande passo in avanti Mercedes lo ha fatto già da qualche tempo con la strumentazione digitale, ovviamente ripresa anche su questa grande coupé. Sulla plancia ci sono questi due schermi da 12.3 pollici affiancati, uno per la strumentazione e uno per l’infotainment, che sovrastano tutto in modo monolitico. Sono protetti dal sole da una linguetta e permettono di vedere praticamente tutto, senza nemmeno essere un problema durante la guida oppure una fastidiosa causa di riflessi. La plancia è conformata in modo tale che abbracci virtualmente chi è seduto avanti, lo si può vedere anche semplicemente seguendo l’andamento delle cuciture, così come i sedili accolgono volentieri chiunque. Una delle caratteristiche delle auto Mercedes è il tunnel centrale, molto ampio sia per fare spazio ai comandi infotainment – e non al cambio, perchè il selettore è come sempre posizionato dietro al volante, sulla destra – sia per dare agio a chi siede avanti di avere il proprio spazio per poggiare il braccio, senza la necessità di dover lottare. E proprio sotto al poggiabraccio c’è anche un vano portaoggetti che sembra più un pozzetto per quanto è profondo, quindi non si potrebbe chiedere di più. La Mercedes CLS però non è esattamente un’auto adatta ai più alti, sia perchè comincia a diventare difficile proprio entrarci, sia perchè se ci si siede dietro si rischia di urtare contro il cielo. In effetti il parabrezza molto inclinato così come il lunotto non agevolano i più alti, mentre la linea di cintura piatta non offre tantissimo spazio alle superfici vetrare in genere. Chiaramente bella a vedersi, ma c’è chi potrebbe sentirsi un tantino oppresso al suo interno, soprattutto perchè il piano di seduta dei sedili porta la posizione del corpo ancora più in basso. A distrarre e meravigliare ci pensano però i tanti led RGB sparsi per tutto l’abitacolo, addirittura su più livelli, che creano contrasti cromatici a seconda del tema scelto e cambiano anche colore in modo autonomo.
Tecnologia su tutti i fronti
[didascalia fornitore=”altro”]Mercedes CLS con strumentazione digitale[/didascalia]
Se ve lo state chiedendo è no, la Mercedes CLS non gode della nuova piattaforma MBUX. L’assistente virtuale è stato aggiunto per la prima volta sulla nuova Classe A, che è arrivata dopo. Quindi niente “Hey Mercedes” e soprattutto niente touchscreen, ma l’infotainment si comanda con rotella e joystick a sfioramento proprio sul tunnel centrale, come anticipato qualche rigo più sopra. Ma questa CLS, nonostante questo, è un tripudio di tecnologia. L’impianto audio firmato Burmeister è un must have delle “Stelle” di questo livello, mentre grandissima attenzione è stata data all’assistenza alla guida. Non solo telecamere a 360 gradi, che per giunta proiettano sul display centrale una qualità e risoluzione dell’immagine sopraffina, ma anche frenata automatica d’emergenza, fari automatici, cruise control adattivo, mantenimento di corsia, lettura dei segnali stradali. Addirittura questa CLS può cambiare corsia in completa autonomia quando siamo in autostrada ed abbiamo attivato il cruise control adattivo ed il mantenimento di corsia. Basta mettere la freccia nella direzione verso la quale ci vogliamo spostare e l’auto comincia da sola l’operazione, portandosi esattamente al centro della corsia di destinazione. Quasi inquietante un tale livello di automazione, ma d’altronde andiamo verso questo futuro qui.
Prova su strada
[didascalia fornitore=”altro”]Prova su strada della Mercedes CLS[/didascalia]
Sotto al cofano di questa Mercedes CLS torna un motore da 6 cilindri in linea, abbandonando così l’architettura a V. Si tratta di un 3 litri diesel da 340 cavalli e 700 Nm di coppia. Settecento. Set-te-cen-to. Ovviamente scaricati su tutte e quattro le ruote grazie alla trazione integrale, che a onor del vero favorisce perlopiù l’asse posteriore ma, in ogni caso, ha un rapporto tra asse anteriore e posteriore variabile in base alle condizioni. Ebbene l’accoppiata diesel e cambio automatico 9G-Tronic a 9 marce è decisamente vincente, sia perchè il cambio è morbidissimo nel passaggio da un rapporto all’altro sia perchè un numero alto di marce permette di viaggiare in autostrada a giri particolarmente bassi. Pensate solo che a 130 km/h si viaggia a meno di 1.500 giri in nona marcia, per giunta range di funzionamento che vede disponibile anche tutta la coppia massima, in caso servisse. Il 3 litri diesel di Mercedes non soffre il peso e la lunghezza della CLS e stacca anche un buon valore in termini di consumi, che in autostrada superano anche i 17 km al litro, ma se la modalità di guida a voi più congeniale è la Sport+ sa regalarvi anche delle belle emozioni. Perlopiù in accelerazione, sia chiaro, perchè se vi mettete a tirare il collo alla CLS in curve strette e misto veloce il rollio si fa sentire e così anche i trasferimenti di carico (e quindi il peso!). Il volante è molto reattivo e vi fa passare sicuramente per la testa l’idea che possa trasformarsi in tutti i sensi in un’auto sportiva, ma non è ovviamente un’auto fatta per questo. Dato che però questa modalità c’è, l’abbiamo provata, con annessi innesti molto più ruvidi da parte del cambio. Il settaggio migliore è senza ombra di dubbio il Comfort, perchè fa lavorare perfettamente le sospensioni per filtrare ogni asperità – nonostante i cerchi da 20 pollici – ma se siete disposti a rinunciare ad un filo di confort per ottimizzare i consumi è la Eco la modalità che fa per voi: irrigidisce un minimo le sospensioni ma attiva anche il veleggiamento in rilascio dell’acceleratore, quindi il cambio mette praticamente in folle e si procede per inerzia.
In definitiva
La Mercedes CLS è un’astronave, non ci piove. Unisce il comfort della guida autostradale alle classe tipica delle Mercedes ad un’alta efficienza durante la guida. Il terreno di battaglia ideale è proprio sulle strade a scorrimento veloce, perchè potete spararvi anche 800 km di fila senza accusare troppo la stanchezza. Nuova Mercedes CLS ha un prezzo che parte da circa 78.000 euro, cifra alla quale portate in garage una maestosa coupé a quattro porte.