Il settore automobilistico, tra i più colpiti dalla pandemia da Covid-19, è in ripresa a marzo. Il mercato italiano dell’auto infatti migliora, rispetto al 2020. Secondo i dati del ministero delle Infrastrutture, a marzo 2021 le immatricolazioni sono 169.684. Si registra quindi un +497,2% rispetto a marzo 2020, quando si è registrato un crollo dovuto al primo lockdown. Rispetto al 2019, invece, in questo mese le vendite sono in calo del 12,7%.
In crescita, comunque, le immatricolazioni nei primi tre mesi del 2021. Infatti, sono 446.978, +27,8% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Il Centro Studi Promotor spiega che la crescita di marzo “eccezionale” non è dovuta “a una situazione florida del mercato dell’auto, che è ancora in serie difficoltà”, ma al fatto che “il confronto si fa con marzo 2020 che è stato il primo mese interessato dagli effetti della pandemia”.
“Se si confronta il dato con quello dell’ultimo mese ‘normale’, marzo 2019, si registra un calo del 12,7%”. Il risultato, quindi, è comunque negativo. Anche se, come spiegato, “l’andamento del primo trimestre 2021 è migliore di quelli dei principali Paesi dell’Unione Europea”.
Questo avviene solo perché, in Italia, sono previsti “incentivi per il primo semestre 2021, anche per sostenere le vendite di auto ad alimentazione tradizionale”.
Inoltre, come spiegato da Centro Studi Promotor: “Questa decisione è stata molto opportuna per due ragioni”. La prima è che “gli incentivi in vigore dal 2019 per le auto elettriche, anche se generosi, non sono sufficienti per determinare un volume di vendite che possa compensare l’impatto della pandemia”. Questo a causa della “forte carenza di punti di ricarica per le batterie”.
La seconda ragione, invece, riguarda le case automobilisti. Queste, infatti, “traggono le risorse per investire nell’elettrico dalle vendite di auto tradizionali”.
Secondo il Centro Studi Promotor a partire da ieri, 1 aprile, i fondi disponibili “ammontano a 15 milioni”. Questa cifra sarà sufficiente solo per “la prima settimana del mese, dopodiché il mercato dell’auto subirà in pieno l’impatto della pandemia con effetti devastanti”.
“È assolutamente necessario che il Governo rifinanzi in maniera adeguata, per l’intero 2021, gli incentivi alle auto ad alimentazione tradizionale con emissioni contenute” spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Csp. “Altrimenti il mercato collasserà e non si può pensare che il sistema economico italiano recuperi l’effetto della pandemia con un comparto di straordinaria importanza, che con il suo indotto vale il 12% del Pil, in coma profondo”.
Quindi, a questo punto, per far sì che il settore auto in Italia non collassi, come emerso servono più incentivi. Solo così, potrà esserci una vera e propria ripresa e anche questo settore potrà, lentamente, uscire dalla condizione di disagio causata dalla pandemia da Coronavirus.