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La nuova supersportiva della McLaren si mostra in un video spettacolare mentre compie un’impresa ancor più spettacolare: scendere sotto i 7 minuti in un giro cronometrato dei 21 chilometri della Nürburgring-Nordschleife!
L’ultima hypercar della Casa di Woking si era mostrata in versione definitiva al Salone di Ginevra 2013 e già allora gli ingegneri avevano dichiarato che sarebbe stata in grado di prestazioni elevate e di giocarsela con Ferrari, Lamborghini e pure con la Porsche 918.
Questo grazie al propulsore ibrido capace di sviluppare ben 916 cavalli e 900 newtonmetri di coppia.
Di sopra trovate il video diffuso ufficialmente dalla McLaren tramite il loro canale YouTube.
Design esterno
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Osservando l’estetica dell’erede della McLaren F1, possiamo notare come le linee esteriori siano morbide e fluide, come la sua antenata tra l’altro.
Dando un’occhiata alla fotogallery allegata, però, ci si accorge di quanto la vettura demarchi un forte carattere sportivo, anzi, per meglio dire “racing” da qualsiasi angolazione la si guardi: il posteriore è caratterizzato dalla presenza di un terminale di scarico dalle dimensioni quasi esagerate e dai fanali che da spenti non si vedono e si nascondono nella grande griglia per l’aerazione del motore.
La nuova supercar McLaren destinata a raccogliere l’eredità lasciata dalla mitica F1 è anticipata nelle forme da questo prototipo, dal quale non si discosterà più di tanto. Il modello di serie verrà presentato durante l’anno prossimo mentre la messa in commercio potrebbe avvenire solamente entro la fine del 2014, stando a quello che ha dichiarato il costruttore inglese.
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Oltre alle foto però non sono ancora state divulgate informazioni riguardo la tecnica di questa nuova vettura, quindi quello che andremo a dirvi tra poco è basato interamente su indiscrezioni che potrebbero però avere ben più di un fondo di verità, vista la loro consistenza e provenienza.
Soluzioni tecniche derivate dalle antenate
La nuova McLaren P1 riprenderebbe molte soluzioni tecniche sia dalla F1 degli anni 90, che a suo tempo era la supercar più tecnologicamente avanzata sul mercato, sia dalla MP4-12C.
Tra queste soluzioni spicca la presa d’aria centrale situata sopra il tetto della vettura che però non avrà lo schema a tre posti che ha reso ancor più unica la F1, bensì il solito due posti.
Dall’attuale supersportiva MP4 riprenderebbe la soluzione del telaio costruito in un pezzo unico in fibra di carbonio, inoltre anche i pannelli carrozzeria dovrebbero essere realizzati con questo materiale che dona robustezza e leggerezza.
Propulsione ibrida
Il motore della P1 dovrebbe essere un otto cilindri a “v” 3,8 litri di cilindrata derivato direttamente da quello della MP4. Inoltre sarebbe accoppiato ad un sistema KERS simile a quello impiegato in Formula 1 per recuperare l’energia dissipata nelle fasi di frenata e decelerazione, per poi riutilizzarla in accelerazione.
La versione di serie di questa strabiliante supercar avrà quindi un motore termico capace di sviluppare 737 cavalli ad un regime di 7.500 giri al minuto e 720 newtonmetri di coppia massima a 4.000 giri e sarà abbinato ad un motore elettrico da 179 cavalli e 260 newtonmetro di coppia.
Grazie alla potenza dei due motori sommata tra di loro ed al peso della vettura contenuto, le prestazioni sarebbero davvero elevate e la velocità di punta supererebbe di molto quella delle vetture che corrono nel campionato di Formula 1. La McLaren P1 raggiunge una velocità massima di 385 km/h ed è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 3 secondi. Davvero una Formula 1 a ruote coperte.
La cosa che più colpisce della nuova supercar di Woking è che il motore elettrico è in grado di far funzionare la vettura a emissioni zero (E-Mode) per circa 10 km provvedendo a ricaricare le batterie durante le frenate ed in fase di rilascio dell’acceleratore.
Stando ai dati dichiarati il pacco batterie ha un peso di soli 96 chilogrammi ed è situato subito dietro alla monoscocca (denominata MonoCage) in fibra di carbonio. La posizione è stata scelta appositamente per migliorare la distribuzione dei pesi. Vi sarà inoltre un’avanzato sistema di raffreddamento che garantirà il mantenimento costante delle temperature di ogni cella. Grazie all’avanzato sistema ibrido la McLaren P1 nel ciclo combinato emetterà solamente 200 grammi di anidride carbonica per chilometro.
Per ricaricare il pacco batterie è inoltre possibile sfruttare la funzione plug-in che in due ore consente di ricaricare le batterie del motore elettrico sfruttando il carica batterie esterno (optional per risparmiare peso) oppure quello installabile a bordo della vettura.
Aerodinamica attiva
La nuova supercar McLaren sarà dotata di aerodinamica attiva studiata appositamente per ridurre la resistenza aerodinamica nei rettilinei ed aumentare l’aderenza nelle curve e nei cambi di direzione, un sistema simile a quello adottato dalla Pagani Huayra.
Per migliorare l’aderenza in qualsiasi condizione sarebbero presenti anche sospensioni di tipo “pushrod” (tipo quelle di F1) elettroniche adattive che modificano la durezza degli ammortizzatore in base alla condizione di guida.
Una forte dose di elettronica sarebbe presente anche nel sistema di trazione: vi sarà un differenziale posteriore autobloccante a gestione elettronica abbinato ad un controllo di trazione che sarà regolabile in cinque diverse posizioni, in base alle esigenze del guidatore (che su auto di questo tipo sarebbe più consono chiamarlo pilota visto che si è a stretto contatto con la vettura che raggiunge elevate prestazioni, però dipende sempre se chi guida ha le capacità che la supersportiva richiede…).
Fonti vicine alla Casa di Woking dichiarano che appositamente per l’uso in pista è stato pensato il disattivamento di Esp e Abs (vedi il discorso pilota di prima).
L’impianto frenante sarà realizzato dall’italianissima Brembo e potrà contare su dischi carboceramici con pinze e pastiglie ad alte prestazioni.
Interni
Finalmente son state divulgate ufficialmente le prime foto riguardanti gli interni della nuova supersportiva della Mclaren. Come si può notare è stato ripreso il design degli interni della MP4-12C ma è stato reso ancora più minimalista. Inoltre ora vi è il dominio assoluto dell’alcantara e della fibra di carbonio ovunque: plancia, montanti del tetto e cielo della vettura, porte, consolle e tunnel centrale sono in fibra di carbonio mentre tutto il resto è rivestito in alcantara ed alcuni particolari sono realizzati in una leggerissima lega d’alluminio. I sedili sono a guscio con l’anima in fibra di carbonio, un’imbottitura molto leggera e sono rivestiti in pelle ed alcantara con cuciture in contrasto in tonalità arancio acceso.
Dando un’occhiata al quadro strumenti si nota la strumentazione interamente digitale, inoltre i comandi sono ridotti allo stretto indispensabile.
Due tasti per aumentare le prestazioni
Mediante l’uso dei due tasti al volante è possibile attivare il DRS e l’IPas. Come suggerisce il nome, il primo è simile a quello che utilizzano le vetture di Formula 1 e provvede a modificare il grado d’inclinazione degli spoiler. E’ doveroso sottolineare che si disattiva automaticamente agendo sul pedale del freno oppure premendo una seconda volta il pulsante. Il secondo invece serve per sfruttare interamente la potenza del motore elettrico senza badare all’autonomia delle batterie.
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Il prezzo della McLaren P1 sarà all’altezza delle sue prestazioni stellari: si parla di 1.1 milioni di dollari, ovvero ben 860.000€ al cambio attuale. Ora vi lasciamo con un video spettacolare che mostra alcuni test svolti in pista dagli ingegneri della Casa di Woking per settare al meglio la meccanica e l’elettronica di questa affascinante supercar.
McLaren F1 LM
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Vogliamo dedicare un piccolo spazio all’antenata, una vettura che ha fatto veramente la storia, la McLaren F1 LM. Al Salone di Ginevra 2013 c’è anche lei, che fa bella mostra di sè a ricordare al pubblico questa straordinaria vettura, nata nel 1995 per celebrare la vittoria alla 24 ore di Le Mans della versione da gara McLaren F1 GTR. L’esemplare è verniciato nella classica colorazione “Papaya Orange” e monta un poderoso motore da 6.1 litri V12 di origine BMW in grado di sviluppare una potenza di 680 cavalli, che fanno accelerare la supercar da 0 a 100 km/h in meno di quattro secondi. Con un’accelerazione da 0 a 160 km/h in 7 secondi ed una velocità massima di 360 km/h, quando fu messa in vendita a metà degli anni Novanta era una vettura costosissima, che aveva un listino di 540.000 sterline. Considerando un cambio sterlina/dollaro simile a quello attuale, all’epoca la F1 costava quasi un milione di dollari: una cifra astronomica per l’epoca.