Il 2025 inizia con una stangata per gli automobilisti italiani, ma per qualcuno si intravede uno spiraglio di luce.
Non c’era modo peggiore di iniziare l’anno per chi usa l’auto. L’aumento dei pedaggi autostradali è arrivato puntuale come un orologio, colpendo le tasche degli italiani già provate da mille rincari. Le cifre parlano chiaro: un incremento dell’1,8% sulle tratte gestite da Autostrade per l’Italia.
Sembra poco sulla carta, eppure questo numero si tradurrà in centinaia di euro l’anno per chi viaggia spesso. Le strade interessate sono quelle che tutti conosciamo: la mitica A1 Milano-Napoli, l’A14 che unisce Bologna a Taranto, l’A7 tra Milano e Genova. Proprio quelle arterie che ogni giorno vediamo intasate di traffico, quelle che usiamo per andare al lavoro o per raggiungere i parenti nelle feste.
Tra rincari e sconti: il nuovo scenario dei pedaggi
L’aumento riflette l’inflazione programmata, come recita burocraticamente la legge di fine 2024. Per fortuna non tutte le società autostradali hanno seguito questa strada. Le altre 22 concessionarie hanno deciso di lasciare tutto invariato, grazie a un accordo tra i ministeri. L’unica nota stonata viene dalla tratta Salerno-Pompei-Napoli, dove si registra un rincaro dell’1,677%.
La sorpresa positiva arriva per chi viaggia in moto. Gli sconti per i centauri con telepedaggio restano in vigore, evitando quello che sarebbe stato un salasso del 3%. Una boccata d’ossigeno per chi ha scelto le due ruote, sempre più numerosi sulle nostre autostrade.
I pendolari saranno i più colpiti da questi aumenti. Chi prende l’autostrada tutti i giorni vedrà il proprio budget mensile assottigliarsi sempre di più. Le tratte più frequentate diventeranno un peso crescente per le famiglie, in un periodo dove ogni centesimo conta.
I prezzi salgono, le promesse di miglioramento della rete sono parole al vento, gli stipendi restano fermi. Le autostrade italiane, nate per unire il paese, rischiano di trasformarsi in un lusso per pochi.
Qualche alternativa esiste. Le strade statali potrebbero tornare di moda per chi non ha urgenza di arrivare. I più fortunati potranno passare alla moto, approfittando delle agevolazioni. Nel frattempo, gli italiani si preparano a stringere ancora una volta la cinghia.
Il quadro generale assomiglia a un film già visto troppe volte: da una parte i costi che crescono, dall’altra le tasche degli italiani sempre più vuote. Le autostrade, queste lunghe strisce d’asfalto che attraversano il paese, continuano a costare sempre di più. Resta la speranza di vedere prima o poi qualche investimento concreto sulla rete, qualcosa che giustifichi almeno in parte questi continui rincari. Per ora, l’unica certezza è che viaggiare costerà ancora di più, in un paese lungo un migliaio di chilometri, dove spostarsi è spesso una necessità, non un lusso.