Da sempre, con i suoi motori rotativi, la Mazda ha ammaliato gli appassionati di JDM e non solo. I tecnici della Casa giapponese avrebbero messo a punto una evoluzione epocale.
In un mare di proposte elettriche la Mazda sta facendo battere il cuore i puristi con una nuova proposta full electric. I piani di Mazda per la rinascita del motore rotativo sono vicini a diventare realtà. Il costruttore sta cercando di ultimare il progetto per lanciare un motore a doppio rotore.

Il motore Wankel è un motore a combustione interna rotativo creato dall’ingegnere Felix Wankel nel 1957 in collaborazione con il dott. Froede, capo dei tecnici della NSU. La prima auto equipaggiata con un motore Wankel fu, nel 1963, la NSU Spider; nonostante il monorotore avesse una cilindrata di soli 498 cm³ sviluppava una potenza di 50 CV e portava l’auto a oltre 150 km/h. Non solo era performante ma garantiva anche un motore affidabili e con bassi consumi.
Il segreto? Il pistone non ha moto rettilineo alternato ma ruota intorno a un asse. L’impianto d’alimentazione ha travasi posti o nella cassa statorica trocoidale (posizione periferica) oppure nelle piastre laterali della camera statorica (posizione laterale), scaricando i prodotti esausti tramite un impianto di scarico che presenta luci in posizione periferica o laterale. La Mazda ha creduto più di tutte le altre Case produttrici al mondo in questa tecnologia e ha creato autentici capolavori in passato. Ora l’azienda giapponese sta terminando le ultime minuzie su un motore a doppio rotore per l’America che dovrà superare le severe normative sulle emissioni odierne.
Il nuovo progetto di Mazda
“Ho deciso di riaprire il gruppo di sviluppo del motore rotativo e gli ho affidato una missione – ha dichiarato il CEO di Mazda, Masahiro Moro, a Road & Track – Si trattava di rispettare le severe normative sulle emissioni, come la LEV IV negli Stati Uniti e l’Euro 7“. Il giapponese, in precedenza ai microfoni di R&T, aveva spiegato: “Sappiamo che il rotativo non è adatto al rispetto delle normative sulle emissioni, ed è per questo che abbiamo deciso di interromperne l’uso nel 2012. È un ostacolo molto difficile da superare, ma nell’ultimo anno i progressi sono stati molto incoraggianti. La prossima sfida è creare un buon business case, ma tecnicamente, siamo quasi pronti: se vediamo un buon business case, siamo pronti a partire“.

Il motore rotativo è tornato protagonista nel 2023, sebbene solo come generatore ad autonomia estesa per il crossover elettrico MX-30. Nell’intervista rilasciata a R&T, Moro ha anticipato che un’auto del genere probabilmente non avrebbe il cambio manuale. Per avere maggiore velocità i tecnici stanno ragionando su una trasmissione più avanzata. Ogni tanto, dall’Asia, arrivano anche notizie che fanno bene al cuore dei puristi.