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Prova su strada Maserati Quattroporte: confort da ammiraglia, motore da sportiva per l’ultima nata del Tridente. Anche con trazione integrale.
Dici ammiraglia e subito la mente corre alla Mercedes Classe S, il riferimento quando si parla di lusso e confort a bordo. Ma esiste un altro modo di vivere il concetto caro ai capitani d’azienda, quello suggerito dalla Maserati Quattroporte. Se al confort superbo si aggiungessero anche prestazioni, sound e stile da sportiva? Tanto meglio.
La nuova Quattroporte è un concentrato di anteprime per il Tridente. Lasciamo un attimo da parte il vestito, perfetto, sartoriale, dà eleganza agli oltre 5 metri snellendo ogni centimetro di troppo. Parliamo di contenuti.
“Appena” tre litri di cilindrata per la Quattroporte S Q4 del nostro test drive, con un frazionamento atipico se vogliamo dalle parti di Modena e Maranello. Un sei cilindri a V vitaminizzato da due turbocompressori per sprigionare 409 cavalli e, soprattutto 550 Nm di coppia massima ad appena 1.750 giri/min.
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Come dire, con la Quattroporte è bello muoversi anche ad andature turistiche, per affondare d’improvviso il piede destro sul gas e venir avvolti dal ruggito rauco del tre litri turbo, mentre la schiena spinge sul sedile.
Motore e tanto altro è l’ammiraglia modenese, perché non va dimenticata la trazione integrale Q4, altra premiere sulla più grande della famiglia: gestione elettronica e trazione sulle ruote anteriori solo quando serve, per mordere con sicurezza l’asfalto e assicurare la massima presa.
Lo stile
Iniziamo subito con quel che meno ci appassiona della Quattroporte, così, per raccontare poi liberamente il meglio della matita di Lorenzo Ramaciotti, capo del centro stile Maserati.
Il posteriore, quelle luci a sviluppo orizzontale, ci saremmo attesi una maggiore intraprendenza stilistica nel tracciare la coda dell’ammiraglia. Esaltano la larghezza dell’auto, creano il family feeling ripreso anche sulla Maserati Ghibli, ma non conquistano come la soluzione della generazione precedente della Quattroporte. Dettagli, va bene così. Si distingue da tutte le altre berline d’altissimo livello, invece, sul frontale, dove inconfutabilmente ha il Dna del Tridente. Pur togliendo il marchio e ogni riferimento a Maserati, la calandra permette immediatamente di riconoscerla. «Questa è la mia priorità quando disegno un’auto: dev’essere chiaro che è una Maserati. Non puoi guardare alla Quattroporte senza realizzare immediatamente che è una Maserati. Il suo carattere e lo stile sono inconfondibili», spiega Ramaciotti.
Cofano motore lungo, perfettamente bilanciato nei volumi con il resto della carrozzeria. Di profilo, la calandra quasi a sbalzo rispetto ai gruppi ottici richiama le vetture da competizione del passato. Gruppi ottici inseriti alla perfezione, per un anteriore da applausi. E’ senza dubbio il “lato migliore” per fotografare l’ammiraglia. Uno sguardo al profilo e trova conferma la commistione di personalità: spirito da sportiva sottolineato dalle tre feritoie dietro alle ruote anteriori, sfoghi d’aria per il propulsore; sobrietà da auto di rappresentanza con la linea di cintura moderatamente alta e regolare, in grado di portare luce dentro l’abitacolo anche per chi siede dietro.
Dimensioni
Si vola alti guardando le dimensioni della Maserati Quattroporte S Q4, perché la lunghezza è ampiamente al di sopra dei 5 metri: siamo a 5.26, quota in grado di assicurare spazio a bordo per cinque persone in maniera quasi regale. Generoso anche il passo, da ben 3 metri e 17 centimetri, mentre l’altezza tocca i 148 centimetri, bilanciata da una larghezza da granturismo, fissata a 1 metro e 95 centimetri: quanto una Ferrari F12 Berlinetta…
Interni
Parliamo degli interni. Ci mettiamo al volante della nuova Maserati Quattroporte e veniamo subito folgorati dal profumo di nuovo che percepiamo intorno a noi. Partiamo dalla plancia, dove nel centro abbiamo un display touch screen da 8,4″ dotato del sistema Maserati Touch Control (MTC) che possiede le funzioni audio e video espandibili attraverso le prese USB e AUX-IN o il lettore schede SD, ed inoltre gestisce ulteriori controlli quali il riscaldamento e ventilazione dei sedili anteriori, il riscaldamento del volante e il funzionamento della tendina del lunotto, oltre a visualizzare le immagini della telecamera di retromarcia.
Il cruscotto con due grossi cerchi di fronte alla postazione di guida, è impreziosito da inserti in fibra di carbonio. Le bocche per l’aria condizionata sono molto piccole, ma fanno il loro dovere. Al centro di tutto è situato un orologio analogico, i sedili non hanno niente da invidiare alle berline tedesche ed offrono un comfort eccezionale, proprio come ci si aspetterebbe dalla raffinatezza made in Maserati. Un aspetto che ritroviamo anche sedendosi nei sedili posteriori che mi danno la sensazione di essere seduti in comodi divani in pelle.
Bagagliaio
Lecito attendersi prestazioni importanti anche quando si parla delle dimensioni del bagagliaio di Maserati Quattroporte S Q4. La capacità complessiva arriva a 530 litri, più che adeguata, mentre la conformazione dell’apertura costringe a caricare i bagagli dall’alto.
Prova su strada
Allacciamo la cintura di sicurezza e premiamo il tasto star per cominciare la nostra prova su strada. Nel cofano abbiamo un motore V6 biturbo. Mettiamo la destinazione scelta dagli uomini di Maserati nel Garmin integrato, mettiamo la prima e partiamo. Siamo in città, vicino Modena, al momento in centro abitato. La voglia di pigiare sull’acceleratore è tantissima ma, per ovvii motivi, ci dobbiamo trattenere. La trazione integrale della nuova Quattroporte trasforma il bolide in una vettura docile ed elastica, con questa trasmissione ad otto marce che cambia senza nemmeno accorgercene.
Ci lasciamo alle spalle i centri abitati, spostandoci in collina. Iniziamo quindi a giocherellare con i pulsanti della consolle. C’è il tasto che permette di rendere le sospensioni più rigide, ma noi, in fin dei conti, preferiamo provare la modalità sport. Con questa configurazione il sound della vettura diventa più cupo, con le cambiate e il comportamento della vettura ancora più reattivo. Da qui parte il divertimento: consumiamo una quantità di carburante allucinante, ma vogliamo sentire il rombo. Così la macchina sale di giri a marce basse, lasciandoci col sorriso sulle labbra.
Alziamo la velocità e proviamo questa benedetta trazione. E’ all’altezza di quello che si dice: nonostante un asfalto bagnato causa pioggia, sembrerebbe che l’ammiraglia premium non accenni minimamente al sovrasterzo in uscita di curva. Proviamo anche tutto il resto della tecnologia che ci offre Maserati, rimanendo sorpresi dalla telecamera posteriori, dispiaciuti invece dai comandi al volante poco intuitivi: per trovare come si accendono i tergicristalli ci abbiamo messo una ventina di minuti.
Comunque il sunto è che è tutto spettacolare. Una bestia da 410 cavalli semplicissima da guidare. Un piccolo sogno che si realizza, purtroppo finito troppo presto.
Motori
Potente o super-potente. Sono le due motorizzazioni di Maserati Quattroporte, due universi tra i quali orientarsi, rigorosamente turbocompressi. Razionalmente il motore V6 da 3 litri e 409 cavalli assicura prestazioni al vertice, tanto per chiarire si ragiona nell’ordine dei 283 km/h di velocità massima e in accelerazione è in grado di staccare un tempo di 4″9. Poi c’è l’altro versante, quello dell’esagerazione, che porta oltre il muro dei trecento orari (il tachimetro arriva a segnare 307, per la precisione) con un cuore V8 da 3.8 litri e 530 cavalli. Schizza in alto la coppia, da 550 Nm si passa a 710 ma più su rispetto al V6 (2.250 giri/min), mentre il dato dell’accelerazione non dà le risposte sperate per giustificare i quasi 40 mila euro extra da sborsare: esclusivamente con trazione posteriore, la Quattroporte GTS migliora di 2 decimi il risultato della S Q4. L’enigma rimane: V6 o V8?
Accanto ai due turbocompressori installati per lavorare in parallelo, due unità con dimensioni delle palette contenute per azzerare il turbo-lag, trovano spazio l’iniezione diretta di benzina e il doppio variatore di fase.
Particolare attenzione anche ai consumi, una delle ragioni che hanno portato al downsizing delle cilindrate e all’adozione della modalità ICE (Increased Control and Efficiency; ndr), una mappatura che disattiva l’overboost e restituisce risposte più progressive alla pressione del pedale del gas. Anche il sound cambia, con le valvole sulla linea di scarico che attutiscono il rombo fino ai 5.000 giri/min, mentre in modalità Sport il canto del V6 è libero su tutto l’arco di giri.
C’è tanto altro oltre al motore per una tecnica di prim’ordine sulla Quattroporte, a partire dalle sospensioni a controllo elettronico Skyhook, evoluzione di quelle impiegate in passato, con un’architettura confermata nel quadrilatero anteriore e Multilink al retrotreno; poi il cambio, un automatico 8 rapporti ZF auto-adattivo, in grado di assecondare il ritmo di guida e adeguare la velocità di cambiata per dare risposte quanto più vicine a un comando da granturismo sportiva, cinque modalità di funzionamento e una cura dimagrante che lo porta a essere più leggero di 4 kg rispetto al precedente sei marce della vecchia Quattroporte.
Come dimenticare, infine, un’altra anteprima assoluta su una Maserati: la trazione integrale. Abbiamo saggiato le qualità della Quattroporte S Q4, caratterizzata da un sistema a gestione elettronica in grado di variare la trasmissione della coppia motrice in appena 150 millisecondi tra posteriore e anteriore. Nelle condizioni di marcia normali, la trazione è interamente sull’asse posteriore, mentre la ripartizione alle ruote anteriori si ha quando l’elettronica “legge” parametri che suggeriscono una perdita d’aderenza imminente.
Insieme al MSP (acronimo di Maserati Stability Program, l’Esp per intenderci) si esaminano valori quali l’angolo di sterzo, slittamento delle ruote, velocità, potenza erogata, intervento dell’Abs, per ricalibrare l’erogazione della potenza sulle quattro ruote.
Listino prezzi
Parliamo dei prezzi. Sono due le versioni della Maserati Quattroporte a listino. La meno costosa è la S Q4 integrale, protagonista della prova su strada, che sfoggia un prezzo a partire da 110.635 euro. Al vertice troviamo la GTS, con il V8 biturbo, a 149.960 euro.
Conclusioni
PRO
– Facile da guidare. Spesso è una domande che in tanti si pongono: “sono in grado di guidare una vettura da 410 cavalli?”. Beh, di fronte a questa Maserati non ci sono proprio difficoltà. Tutti sono in grado di guidarla.
– Sound. Qualcuno ha detto che ha perso il suo suono originale, quello che lo ha reso famosa. Evidentemente costui non l’ha provata.
CONTRO
– Comandi al volante. Troppi tasti in una sola leva. Per capirli tutti ci si mette una vita.
– Posteriore. Ci siamo dilungati tanto sopra, ma è solo un nostro giudizio alla vista, niente di più, solo piccoli dettagli.