Maserati sente la crisi e Stellantis reagisce; la proposta spiazza i dipendenti, o così, o è finita per sempre.
Non è mai facile affrontare i grandi cambiamenti che i tempi moderni portano con se ma alcuni marchi produttori di auto hanno saputo farlo meglio mentre altri hanno perso drasticamente terreno. Tra questi, purtroppo per noi italiani che siamo enormemente affezionati a questo costruttore, troviamo anche l’azienda Maserati, una realtà del Gruppo Stellantis che l’ultimo anno ha fatto registrare un crollo terribile.
Sarà il fatto che la concorrenza di realtà come BMW e Mercedes è sempre più spietata, sarà che l’azienda non ha variato molto l’offerta sul suo listino negli anni, fatto sta che i numeri di Maserati del 2024 non sono soltanto impietosi ma mettono realmente a repentaglio la sopravvivenza stessa dell’azienda tricolore, vittima di un calo nelle vendite terribile.
Stando ai meri dati, nel 2024 Maserati ha venduto solo 11.300 unità nel corso dell’anno, cifre più vicine a quelle che potrebbe far totalizzare un brand come Ferrari o Lamborghini. La flessione è stata addirittura del 57% e il fatto che con 94 unità consegnate la Maserati GranTurismo sia la decima supercar più venduta in Italia lo scorso anno aiuta poco le casse del Tridente. Urge quindi un intervento e intanto, Stellantis vuole salvare il salvabile con una proposta shock…
Anche i posti di lavoro di chi opera nel settore dei motori con Maserati sono ora a rischio e la dirigenza ha formulato una proposta per i lavoratori a riguardo. Stando a Milano Finanza ai lavoratori in cassa integrazione del marchio sarebbe stato offerto di trasferirsi in Serbia per produrre la Nuova Panda a Kragujevac dove Fiat ha una fabbrica dedicata allo scopo.
La proposta, su base volontaria e temporanea dato che sarebbe un “trasferimento” di sei mesi ha suscitato una reazione piuttosto sdegnosa da parte del sindacato FIOM di Modena secondo cui: “Non è questa la soluzione”. Tra l’altro, l’offerta sarebbe rivolta ad appena 200 dipendenti e per quanto si tratti di una mano tesa da parte del brand, non è sicuramente sufficiente ad assicurare un futuro a lungo termine ai lavoratori.
Se in questi anni Stellantis sta puntando molto sui brand premium come Lancia ed Alfa Romeo, non può assolutamente dimenticarsi del Tridente che versa sicuramente nella situazione peggiore, tra i tre. Speriamo che quest’anno faccia registrare un aumento nelle vendite altrimenti, le conseguenze potrebbero essere drammatiche per lavoratori e marchio.