Maserati Buran, la monovolume di lusso del “tridente”: un sogno a 4 ruote

La Maserati Buran ha una storia risalente a molti anni fa, e si trattò di un veicolo che sconvolse il mercato. Ecco le sue forme.

Uno dei marchi maggiormente apprezzati dagli appassionati delle quattro ruote è senza dubbio la Maserati, che nel corso della sua storia ha messo in mostra dei capolavori senza tempo. Tuttavia, a volte, anche i marchi più prestigiosi possono commettere errori o avventurarsi in progetti fallimentari, e questo è capitato al Tridente.

La protagonista di questa storia è la Maserati Buran, un modello che è molto difficile da classificare anche in termini di segmentazione del mercato. Per fortuna, dopo questo flop, il marchio modenese è tornato subito in auge con risultati eccezionali, ma la storia della Buran merita di essere raccontata sino in fondo.

Maserati, ecco la storia della Buran

Il marchio Maserati si è sempre distinto per una certa tipologia di auto, ma oggi vi parleremo di una creatura che è finita nel dimenticatoio, anche per via dei suoi risultati non certo esaltanti. Stiamo parlando del flop della Buran, disegnata da Giorgetto Giugiaro, uno che di desing ne ha sbagliati davvero pochi, ma in quell’occasione, prese un vero e proprio abbaglio, anche se il progetto gli fu affidato dalla casa del Tridente, per cui non si può dire che le maggiori colpe fossero le sue.

Il progetto fu avviato nel 2000 dalla Italdesign, e le sue linee sono quelle del più classico dei Multi Porpose Vehicle, che andavano molto di moda oltre vent’anni fa. All’interno, troviamo un’altra grande differenza con quello che è il classico design della casa di Modena, con pelle colorata di marrone, ed anche enormi finestrini che la rendevano sicuramente un’auto molto luminosa nel suo insieme.

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L’obiettivo di Giugiaro, come da lui stesso dichiarato in un’intervista di molti anni dopo, era quello di provare un progetto diverso, in un periodo in cui l’automotive iniziava a spostarsi verso la logica dei Suv. La Buran aveva diversi aspetti in comune con un’altra vettura molto strana, ovvero la BMW Columbus, come la trazione integrale, ed anche un motore molto spinto visto le caratteristiche ed il design che incorporava.

Si trattava di un V8 benzina che sprigionava la potenza massima di 370 cavalli, e c’è da dire che questo progetto fu davvero molto ardito, ma alla fine non fu mai portato a termine. L’obiettivo era quello di creare un modello a metà tra la berlina di lusso ed un Suv, che però sfociò in una sorta di monovolume molto difficile da interpretare. In seguito, il vero e proprio Suv è stato poi realizzato tanti anni dopo, ovvero la Levante, che di risultati ne ha portati ed anche ottimi.

Il progetto ardito della Buran, dunque, non andò come previsto, ma c’è da dire che queste creature entrano comunque di diritto nella storia del mondo dell’automotive. La Maserati, di capolavori, negli anni seguenti, ne ha messi mostra a bizzeffe, come la Quattroporte e la GranTurismo, ma non possiamo dimenticare anche la MC12, la migliore di sempre.

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