Retroscena pazzesco attorno al nome di Sergio Marchionne, con questa scelta che ha cambiato per sempre la storia della FIAT.
Tra gli uomini che hanno rappresentato nel modo migliore il marchio della FIAT, vi è stato senza alcuna ombra di dubbio Sergio Marchionne, colui che ha saputo rialzare il marchio dopo anni davvero bui. La sua figura è nella memoria collettiva e senza di lui forse non sarebbe possibile vedere ciò che è diventato oggi Stellantis.
Marchionne fu da sempre uno dei manager che cercò di dare vita all’unione di varie case automobilistiche, anche se nei suoi anni si parlava di FCA. Il legame con Chrysler sembrava un qualcosa di impossibile, ma Marchionne dimostrò che invece non solo era possibile, ma che la FIAT aveva modo così di imporsi nel settore come uno dei principali colossi.
Purtroppo la sua morte è giunta troppo presto e non ha avuto modo di godere del passaggio a Stellantis, con la sua assenza che si fa sentire. Non mancano però le novità anche dopo anni dalla sua dipartita, tanto è vero che di recente si è discusso proprio di ciò che sarebbe successo proprio a Marchionne poco tempo prima di morire.
“Nascondeva la sua malattia”: lo scoop su Marchionne
Di recente ha avuto modo di parlare, in occasione di una puntata di “Piazzapulita”, la giornalista Bianca Carretto. La decisione della giornalista è stata quella di raccontare gli ultimi mesi di Marchionne, con la sua ultima uscita pubblica che avvenne quando consegnò una Jeep Wrangler particolare all’Arma dei Carabinieri e ancora nessuno conosceva la sua malattia.
“Nascondeva la sua malattia. Non l’avevo capito prima, anche se ci vedevamo e ci si sentiva. Mi diceva, ‘Bianca tu mi devi aiutare, devo resistere fino a marzo 2019’. Quello sarebbe stato il suo ultimo mandato per volere di John Elkann, dunque il tutto si sarebbe concluso con un licenziamento. Marchionne non aveva bisogno di soldi, voleva salvare quelle aziende. Aveva capito benissimo che la fine della FIAT era arrivata in mano ad Elkann”.
Delle frasi davvero molto dure quelle di Bianca Carretto, aggiungendo anche che Marchionne non avrebbe mai voluto chiudere stabilimenti e licenziare operai. Secondo Carretto avrebbe dovuto passare il testimone ad Alfredo Altavilla, colui che era stato il suo braccio destro per 10 anni. Elkann invece prese altre decisioni, il che avrebbe portato alla rivoluzione. La figura e la memoria di Marchionne dunque continua a rimanere nel cuore di molti e chissà cosa sarebbe successo con lui ancora presente.