Il leader della Ducati, Marc Marquez, è sotto assedio. A parlare di lui, stavolta, è stato un rivale che lo ha sfidato nella classe propedeutiche alla MotoGP.
Con il successo in pista sono tanti che, in questo periodo, si stanno riempendo la bocca con frasi ad effetto su Marc Marquez. C’è chi ha scelto una strada diversa, decantando le proprie qualità in contrapposizione a quelle dell’otto volte campione del mondo. Lo spagnolo, dopo aver fatto la storia in sella alla Honda, sta facendo la differenza anche in Ducati.
Ha trovato un feeling immediato sulla Desmosedici e sta annichilendo chi ci è cresciuto e si è laureato bicampione in MotoGP su quel mezzo, ovvero Pecco Bagnaia. Se non fosse per l’errore di Austin, Marc avrebbe vinto tutte le gare corse. Nella prossima tappa tornerà in Spagna, sul tracciato di Jerez de la Frontera, dove iniziò il suo calvario. Uno dei primissimi avversari che diede filo da torcere a Marc Marquez, quando entrambi erano adolescenti, è stato Scott Redding.
Il suo miglior risultato nel Motomondiale è stato un secondo posto nella classe di mezzo. In MotoGP ha ottenuto solo due podi, decidendo di trasferirsi nel campionato Superbike per sperare di vincere un titolo. Lo sfiorò nel 2020, arrivando secondo. Nei suoi esordi era abbastanza veloce da superare, in qualche circostanza un giovanissimo Marquez.
“Siamo cresciuti gareggiando. Ho passato un sacco di tempo a batterlo nella 125cc – ha raccontato Redding al podcast Motorsport Republica – Ma poi lui aveva un sacco di soldi e il sostegno di Red Bull e Repsol, e io non avevo praticamente nulla. Entrò in un team KTM ufficiale, creato appositamente per lui. Questo lo accompagnò per tutta la sua carriera. Avevo un management che non conosceva lo sport: non sapeva cosa avrei dovuto dire, fare, cosa avrei dovuto indossare. Ero un ragazzino selvaggio, non rispettavo le regole. Per me, le regole vanno infrante! Ecco come la vedevo, ecco perché ho la personalità che ho“.
In base a quanto raccontato da Redding, questo aspetto suddetto ha cambiato le due carriere. “Se fossi stato diverso, la mia carriera sarebbe andata diversamente. Ma non lo cambierei (il mio carattere, ndr) perché mi ha reso la persona che sono oggi“, ha annunciato Redding. Quest’ultimo è diventato il più giovane vincitore di un Gran Premio di sempre nel 2008, all’età di 15 anni, quando ha vinto la gara della classe 125cc a Donington Park. Di talento ne aveva, ma quello di Marc Marquez, per usare un eufemismo, è stato più evidente e duraturo nel motociclismo.