Diego Maradona, il retroscena clamoroso durante la sua esperienza a Napoli: l’aneddoto è stato rivelato
Iconico, leggendario, il più grande calciatore di tutti i tempi. Semplicemente Diego Armando Maradona. Chi anche mette solo in dubbio la sua grandezza o che non sia stato il più forte della storia è perché semplicemente non l’ha mai visto giocare.
Nato per giocare a calcio, ha realizzato con la maglia dell’Argentina quello ribattezzato “il gol del secolo”: quarti di finale del Mondiale 1986, quello che l’Argentina vinse proprio grazie a Diego, contro l’Inghilterra interamente dribblata da Maradona che partì da centrocampo, saltò gli avversari come birilli e depositò in rete la palla.
Ha portato nell’Olimpo l’Argentina ma anche il Napoli, con cui ha vinto due storici scudetti da protagonista assoluto, in una squadra costruita dal presidente Ferlaino attorno al talento smisurato del numero 10. Genio e sregolatezza, tantissimi gli eccessi che hanno caratterizzato la sua vita, in primis la tossicodipendenza che ha messo anticipatamente la parola fine alla sua carriera. Ed il 25 novembre 2020 la sua vità si è spezzata ad appena 60 anni.
Maradona, l’ex compagno racconta l’aneddoto clamoroso
A Napoli Maradona è stato pressocché un divinità terrena, osannato ed idolatrato ancor’oggi: basti pensare che il Murales ai Quarti Spagnoli è diventato una sorta di santuario, meta di pellegrinaggio dei tifosi da tutto il mondo. Indimenticabile ed indimenticato, ancora oggi tutti hanno un ricordo vivido del Pibe de Oro, a partire dai suoi ex compagni di squadra che sempre con piacere ricordano qualche aneddoto a lui riconducibile.
Immaginarsi, quindi, quando militava nel Napoli che portava alla conquista di vittorie e trofei con i suoi gol ed i suoi assist. Diego era praticamente assediato dai tifosi che gli trasmettevano tutto il loro amore nei suoi confronti. Ed un aneddoto inerente a ciò è stato recentemente raccontato da Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli scudettato, al podcast “More ouchy Show”.
“Una volta chiesi a Diego di prestarmi l’auto perché la mia necessitava del tagliando. Mi prestò la Ferrari. Ed immaginate la Ferrari di Diego a Napoli. Parcheggiai a via Petrarca, al solito bar per prendere il caffè ed in pochi minuti si creò una fila di 600 metri fuori perché tutti pensavano ci fosse Diego. Gli riportai l’auto immediatamente” il racconto di Giordano.
D’altronde la Ferrari di Maradona era unica nel suo genere: una Testarossa di colore nero. Appassionato di auto, Diego chiese al suo agente Guillermo Coppola di procurargliene una: problema non da poco fu che i 40 esemplari realizzati erano tutti di colore rosso. Ma pur di accontentare Diego, il procuratore scomodò Enzo Ferrari in persona che accettò, per la modica cifra di 470mila dollari, di realizzare un esemplare personalizzato per il Pibe de Oro.
La Ferrari Testarossa nera di Diego Maradona pic.twitter.com/YvjMFQbgBp
— El criticon (@Elcriticon52714) November 7, 2024
E quando gli ingegneri trasalirono di fronte alla richiesta di realizzarla esternamente nera, fu Enzo Ferrari ad avere un colpo di genio: inviò a Napoli la supercar da un pittore che la ridipinse nera, per la gioia di Maradona. Una vettura poi costata un milione di dollari e pagata da Ferlaino, convinto da Coppola a sborsare quella cifra per rendere felice Maradona.