Ma quale rottamazione: ora puoi riciclare la tua vecchia auto e torna in vita come nuova

Non solo rottamazione. Spunta il programma che permette di riciclare l’auto arrivata alla fine del suo ciclo di operatività presunta.

Quando un veicolo viene utilizzato per tanti anni di fila c’è il rischio concreto che vada incontro all’usura ed all’invecchiamento, una sorta di terza età per le auto come per gli esseri umani. Quando gli anni dalla prima immatricolazione cominciano ad essere molteplici, sembra ovvio ed automatico pensare di cambiare vettura.

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Ma quale rottamazione: ora puoi riciclare la tua vecchia auto e torna in vita come nuova (Pexels) – allaguida.it

La vecchia auto va incontro alla rottamazione, ovvero la demolizione o lo smantellamento dell’autoveicolo, andando poi a recuperare tutte le parti ancora utilizzabili e consegnando alle fonderie le rimanenti parti metalliche. Il fine-vita delle autovetture è sicuramente un momento anche triste e particolare, soprattutto per chi ha custodito il veicolo stesso come parte della propria famiglia o come bene prezioso.

Ma c’è solo la rottamazione come soluzione per l’invecchiamento di un’auto? Sembra proprio di no, visto che Toyota Motor Europe ha lavorato ad un progetto, con la creazione da poco annunciata dell’iniziativa Toyota Circular Factory, appositamente per il trattamento dei veicoli a fine-vita del marchio giapponese.

Toyota lancia il progetto per il riciclo e la rigenerazione dei materiali auto

Dunque il progetto di Toyota mira a massimizzare i benefici ambientali, puntando sul riciclo e la rigenerazione dei materiali dell’auto arrivata alla fine del proprio ciclo di utilizzo. Ma andiamo a vedere come saranno gestite queste operazioni.

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Toyota lancia il progetto per il riciclo e la rigenerazione dei materiali auto (AnsaFoto) – allaguida.it

La prima unità operativa, situata presso lo stabilimento Toyota Motor Manufacturing UK di Burnaston, comincerà a lavorare nel terzo trimestre del 2025. Sarà fondamentale per il riciclo diviso in queste aree chiave: il recupero di parti riutilizzabili, la rifabbricazione di componenti di base e il riciclo di materiali.

Dopo la convalida degli strumenti, questi saranno riammessi sul mercato tramite rivenditori ufficiali, in particolare per quanto riguarda batterie e ruote, valutati per il loro potenziale di rigenerazione e riutilizzo. Ma non solo componenti: verranno riciclate anche le materie prime estrapolate dall’auto a fine-vita, come rame, alluminio, acciaio e plastica, sostituendo il più possibile i materiali vergini nella produzione di nuovi veicoli.

Questa iniziativa Toyota è fondamentale per evitare gli sprechi di materiali e di dispositivi senza esagerare nella produzione e dunque nel processo lavorativo di nuove parti. Si parla di 10.000 veicoli all’anno che la Toyota Circular Factory sarà in grado di gestire nel primo anno, dando vita ad un mare di nuovi componenti da riutilizzare. Negli anni successivi tale pratica dovrebbe espandersi in tutta Europa tramite nuovi partner.

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