Ed è diventato un duro sul serio: ecco Lucio Corsi che parla della sua vera, incredibile passione!
Non c’è che dire, con il suo brano in netta controtendenza con i tempi che viviamo, il cantautore e musicista Lucio Corsi ha sorpreso l’Italia: il testo di Volevo essere un duro è un inno alla sensibilità ed alla capacità di mettersi al nudo dell’uomo, in contrapposizione con il mito del maschio moderno che deve sempre mostrarsi come un “duro” per l’appunto, macho a tutti i costi anche quando vorrebbe solo esprimere le proprie fragilità.
In realtà però, la carriera di Corsi parte da molto lontano e Sanremo 2025 è stata solo la punta di un iceberg di sforzi e grande impegno nel campo della musica che ha permesso al cantante toscano classe 1993 di farsi conoscere in tutto il paese e, quando arriverà il momento del famigerato Eurovision, anche da tutta l’Europa. Corsi ha pubblicato ben quattro album nel corso degli anni.
Tra questi troviamo Vetulonia Dakar e Altalena Boy ed i più recenti Bestiario Musicale e Cosa Faremo da Grandi? Ma la vita di Corsi non gira solo attorno agli accordi ed alla musica bensì si articola anche su un altro mondo: quello dei motori! In contrasto con il brano che lo ha reso famoso, possiamo dire che si, Corsi è un duro eccome, dato che ha la passione per i mezzi più da “macho” che possiamo immaginare!
Morbidelli e Corsi, si parla di musica e moto
In una recente intervista con il pilota di MotoGP Franco Morbidelli, ora impegnato in una stagione che si preannuncia molto fura, i due amici si sono aperti con il pubblico mostrando – per l’appunto – anche il loro lato più intimo. “Spesso sogno di essere in cima alla classifica e fare un errore e cadere”, dice ad un certo punto il pilota parlando di un incubo che gli capita spesso di fare durante il periodo del motomondiale.
Del resto, sbagliare è una paura umana nel mondo dei motori e della musica allo stesso modo con Corsi che è anche un grande appassionato di MotoGP: “Anche durante i tour faccio nottata per seguire le gare”, afferma il cantautore toscano aggiungendo che: “Negli ultimi anni vedendo le gare mi è arrivata una botta… fanno un po’ paura quando passano a quella velocità facendo quel rumore sotto gli spalti”, la sua confessione personale.
Ma Corsi non si fa certo spaventare, all’idea di domare questi potenti cavalli a pistoni e cilindri. Infatti, stando alle foto che circolano sul web e per sua ammissione, ha una grande passione per le moto anche su strada: è stato infatti immortalato con una Yamaha Tenéré, storica enduro versatile prodotta dalla casa fin dal 2019: con il suo motore da 689 cc di cilindrata per 73 cavalli, la Tenéré non è certo una moto per tutti. Ecco perché, dopo tutto, almeno quando decide di indossare casco e stivali, possiamo dire che si, Lucio Corsi ha saputo essere un duro eccome!
