Aveva fatto innamorare Donald Trump. Lo yacht è stato venduto senza neppure essere stato visionato. Ci hanno fatto soldi a palate.
E’ stato appena rieletto presidente degli Stati Uniti. Donald Trump è noto per una vita vissuta tutta all’insegna del lusso e dell’eccesso il cui emblema è l’esagerata omonima Tower, alta ben 202 metri per 58 piani situata al numero 725 della prestigiosa Fifth Avenue. Inizialmente imprenditore nudo e crudo, oltre che personaggio televisivo, il Tycoon ha poi deciso di far virare il suo percorso verso la politica, coltivando l’intenzione di mettere a segno la scalata fino alla posizione più prestigiosa del governo a stelle e strisce.
Un proposito che, evidentemente, gli è riuscito e per ben due volte dopo la parentesi 2017-2021. Non è dunque difficile immaginare che, con tale curriculum, possa essersi permesso e possa tutt’ora permettersi regali a sei zero senza troppe preoccupazioni. Un esempio è lo yacht di cui andremo a raccontare, la cui particolarità sta nell’essere stato presto rimesso in vendita dall’oggi 78enne per ottenerne una cifra esorbitante.
Trump fa una montagna di soldi con lo yacht di lusso e c’entra pure l’Italia
Era il 1989 e all’epoca Trump era semplicemente un uomo d’affari dal grande fiuto, ma quando seppe che c ‘era un’imbarcazione di pregio in vendita non seppe resistere. Varato dai cantieri Benetti di Viareggio dieci anni prima, il Nabila aveva conquistato il cuore di molti compreso quello del magnate Adnan Khashoggi che allora si accompagnava con l’italianissima Lory del Santo, tra le regine della commedia sexy nostrana. A fronte di una situazione economica non più ottimale il saudita lo cedette al sultano del Brunei.
E qui il buon Donald capì che poteva fare il colpaccio. Per “appena” 29 milioni di dollari convinse l’ex possidente a venderglielo e lui lo trasformò in un casinò dal nome pittoresco di Trump Princess, provvisto di ben undici esclusive suite e di ogni genere di servizio. Presto stanco del suo gioiello per la navigazione, il businessman prestato al governo optò per disfarsene affidandolo alle cure dell’emiro Al-Walid bin Talal per la modica somma di 59 milioni di dollari e soprattutto con un guadagno di netto 30 milioni. Un importo pazzesco che fece gridare il newyorkese all’affarone senza pari se poi si pensa che lui lo ha frequentato pochissimo.