La transizione ecologica spinge i marchi a produrre minicar elettriche ma le loro origini hanno profonde radici nel passato
La trasformazione ecologica ha spinto marchi ad abbracciare il concetto di sostenibilità e a dare vita a minicar elettriche ideali per l’uso urbano. Questa rivoluzione, sebbene moderna nella sua concezione, ha in realtà radici profonde che affondano nel dopoguerra. Era essenziale offrire soluzioni di trasporto efficienti ed economiche per consentire agli individui di muoversi agilmente in un contesto di risorse scarse.
Con il passare degli anni, il concetto di minicar si è evoluto, affrontando varie sfide e adattandosi alle mutevoli esigenze della società. Oggi, in un contesto di crescente consapevolezza ambientale, la transizione ecologica ha riportato in auge le minicar, questa volta sotto una nuova luce: quella dell’elettrificazione. In questo articolo andremo a scavare nel nostro passato, nei ricordi dei nostri antenati proponendo le 10 minicar più famose di sempre.
Ecco la lista delle 10 minicar che hanno fatto la storia
Quella che andiamo a proporre è una affascinante classifica delle 10 minicar che hanno segnato la storia della mobilità europea. La prima dell’elenco è la P50 della casa automobilistica britannica Peel Engineering Company prodotta dal 1963 e vincitrice del premio “Guinness World Records” come l’auto più piccola mai prodotta. La seconda è la FMR TG 500 della Messerschmitt Tiger prodotta dal 1958 e in grado di raggiungere i 130 Km/h con il suo motore 0,5 litri e 20 CV. La terza è la tedesca Heinkel Kabine, in produzione a partire dal 1958, era dotata di un motore monocilindrico da 174 cc e venne prodotta su licenza anche in Inghilterra, Irlanda e Argentina.
La quarta è la Fuldamobil della tedesca Elektromaschinenbau Fulda prodotta dal 1951 in circa 3000 esemplari anche all’estero con licenza e venne dotata di diversi motori nel corso della carriera. La quinta è forse la più famosa di tutte, la BMW Isetta, prodotta dal 1955 e disegnata dall’italiano Iso Rivolta. La mitica bubble car era in grado di raggiungere gli 85 km/h. La sesta è la Coronet, prodotta dalla britannica Coronet Cars nel 1957 e alimentata dal motore bicilindrico 328 cc da 18 CV di potenza. La settima è la Scootacar, prodotta dalla casa britannica Hunslet Engine nel 1957 e dotata di motore monocilindrico da 197 cc e una potenza di 8,5 CV.
La ottava è Lloyd LP 300 Kombi, una 4 posti con telaio con traverse d’acciaio e carrozzeria in legno e compensato prodotta nel 1950 dalla tedesca Lloyd Motoren Werke. La nona è la Reliant Rialto prodotta dalla Reliant Motor Company nel 1982 equipaggiata con motore quattro cilindri da 848 cc, potenza pari a 111 CV. La decima è la Goggomobil Dart prodotta dalla tedesca Hans Glas nel 1959 e spinta da un motore bicilindrico da 18 CV in grado di raggiungere i 100 Km/h.