L’inedita Lancia progettata dal designer Coca-Cola: in pochi l’hanno vista, sembra un’americanata

Il genio che creò l’iconica bottiglia di vetro della Coca-Cola, Raymond Loewy, ha lavorato anche nel settore delle quattro ruote. Lo stile di questa Lancia si deve a lui.

C’era un tempo in cui tutti i brand italiani erano al top e producevano vetture fuoriserie di qualità. Il primo pensiero che faranno i giovani pensando al brand Lancia è legato all’utilitaria Ypsilon. Tranne l’ultima serie, lanciata lo scorso anno, è stato un successo commerciale strepitoso ma il DNA del marchio torinese è sempre stato impregnato di sportività ed eleganza.

La inedita Lancia progettata dal designer Coca-Cola
Lo storico modello Lancia (Media Press) Allaguida.it

Oggi il marchio è in profonda crisi anche a causa di una perdita totale di identità. Nel corso dei prossimi anni dovrebbero essere lanciate delle nuove auto in listino, ma non si toccheranno le vette del passato se i vertici continueranno a puntare sull’elettrico. Buttiamo lo sguardo sul passato glorioso del marchio oggi facente parte dell’universo Stellantis. La Lancia Loraymo non è, esattamente, il modello più conosciuto della storia della Casa piemontese.

Lancia, la one-off nel segno della Coca-Cola

Cosa c’entra il noto brand americano della bibita analcolica con la Lancia? Il designer Raymond Loewy, noto per aver ideato la bottiglia della Coca-Cola con il cono allungato, il logo della Shell e il pacchetto delle sigarette Lucky Strike, ebbe la possibilità di cimentarsi anche nel mondo delle quattro ruote. Il designer francese, naturalizzato americano, decise di reinterpretare secondo il proprio gusto una Lancia Flaminia Coupé. L’obiettivo era quello di creare qualcosa che riflettesse la sua visione stilistica.

Lancia, la one-off nel segno della Coca-Cola
Lancia Loraymo Design (Media Press) Allaguida.it

Per questo capolavoro di stile della Lancia ebbero un ruolo la carrozzeria al torinese Rocco Motto, specialista dell’alluminio, e Nardi, che sul piano meccanico era il top e installò sulla Loraymo un motore V6, facendolo urlare sino a 150 CV. L’auto venne completata nel 1960 e svelata, ufficialmente, al pubblico in occasione del 47° Salone di Parigi. Il nome “Loraymo” è un acronimo di LOewy RAYMOnd. Venne donata alla Lancia dal presidente dell’American Lancia Club.

La carrozzeria coupé filante vantava uno stile sinuoso. L’avantreno era caratterizzato da una calandra affusolata, chiusa da una cornice cromata che funge anche da paraurti elastico. L’auto per l’epoca aveva delle soluzioni aerodinamiche così avanzate che furono adottate, anni dopo, sulla leggendaria Lancia Stratos HF. Quest’ultima è ancora copiata dai competitor. Nel retrotreno, completamente liscio, spiccava un sottile paraurti cromato e i gruppi ottici a filo carrozzeria. Raggiungeva i 190 km/h e rappresenta un emblema dell’estro di un genio.

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