[galleria id=”19085″]
Lexus UX Concept è stata rivelata al mondo nelle sue originali fattezze durante il Salone di Parigi 2016. E’ uno stile che o si ama o si odia, non ha mezze misure l’originalità giapponese. Lexus UX Concept segue gli stilemi già interpretati con diverse carrozzerie dal marchio, fatti di tagli decisi, superfici scolpite e un elaborato inseguirsi di spigoli. UX Concept arriverà su strada, come conferma la registrazione da parte di Lexus delle sigle UX 200, UX 250 e UX 250h. E’ un suv destinato a rimpiazzare la berlina Lexus CT, non troppo fortunata nella sua esperienza.
Addio a una “classica” due volumi per far posto a un suv. Non si sbaglia quasi mai, in questi casi. Perché siamo convinti che le forme finali non cambieranno troppo da quanto visto con il concept? Perché sono in linea con quanto fatto con Lexus NX, “sorella maggiore” e in quota 4 metri e 60 di lunghezza. Ma anche perché all’interno della famiglia allargata Toyota-Lexus, c’è l’esperienza di C-HR a giustificare questa sensazione. Poche modifiche al concept per adeguarlo all’industrializzazione.
Confermata la lunghezza della Lexus UX in 4 metri e 40; s’inserisce appieno nel segmento C dei suv, beneficiando proprio di quel pianale adottato da Toyota C-HR. Intanto, il concept propone una linea di cintura rastremata, come anche il montante C, senza tralasciare l’effetto delle barre longitudinali sul tetto.
[veedioplatform code=”2e1ddfb4dad4250ad2c3b801232a6ceb”]
Lexus ha anticipato come UX Concept è un progetto hi-tech e con un’interfaccia evoluta per la connettività. Altri particolari futuristici li incontriamo con le telecamere inserite sui montanti A e l’assenza del montante B. All’interno, invece, sembra scorgersi una struttura dei sedili minimal, tipica delle show-car.
A Parigi è legittimo attendere UX Concept con un sistema di propulsione ibrido sotto al cofano di un vestito disegnato dal centro stile europeo, ED2, di Lexus.