Marc Marquez e la Ducati stanno dominando la scena in MotoGP, mentre Pecco Bagnaia arranca. Ecco il parere dell’ex pilota.
La MotoGP si prepara a sbarcare in Europa per il Gran Premio di Spagna, che si terrà domenica prossima a Jerez de la Frontera. Lo scorso anno, Pecco Bagnaia ebbe la meglio su Marc Marquez dopo uno spettacolare duello, nel week-end della prima pole position su una Ducati per il nativo di Cervera. Storicamente, si tratta di una pista dove il rider di Chivasso è sempre andato forte, dove proviene da tre vittorie consecutive in MotoGP.

Ripetersi quest’anno non sarà affatto semplice, dal momento che Marquez ha a disposizione la sua stessa moto, che sin qui ha sfruttato alla perfezione. Solo la caduta di Austin ha impedito a Marc di prendere il volo nel mondiale, ma l’intenzione, dopo il dominio di Lusail, è quella di tornare ad allungare prepotentemente. La Ducati è imprendibile e Pecco è in difficoltà, come sottolineato da un celebre ex pilota.
Marquez, sentite il parere di Nobuatsu Aoki
Sulla testata giapponese “Young Machine“, l’ex pilota del Motomondiale Nobuatsu Aoki ha dato una sua lettura di quanto sta accadendo in Ducati: “Ho la sensazione che dietro la grande forma del fratello Marquez si nasconda un lato oscuro, indescrivibile ed inquietante. Pecco Bagnaia mi sembra molto incerto sulla nuova Ducati Desmosedici GP25 utilizzata dal team ufficiale. La questione è legata principalmente al freno motore, e per migliorare le prestazioni del motore stesso, la nuova Ducati ha ridotto di molto le perdite per attrito. Più si elimina l’attrito, più il freno motore diventa debole, e pare che Bagnaia non stia ottenendo ciò che cerca. Per risolvere il guaio, si sta intervenendo sul peso del volano, ma è una soluzione temporanea, lui vorrebbe tornare alla GP24 per risolvere il problema“.

Sul dominio di Marc Marquez, Aoki ha affermato: “Mi sembra si stia assistendo ad una rievocazione di Marc con la RC213V ai tempi della Honda. Lui ha delle doti di guida eccezionali e riesce a far andare qualsiasi moto ad un ritmo incredibile. Il suo vero talento è quello di andare oltre le capacità del mezzo, e quando la moto va oltre il 120% delle sue capacità, è facile che gli ingegneri perdano di vista la giusta direzione. Difficile dire quanto sia il vero valore della moto quando c’è Marc a guidarla, perché a volte capita che solo lui possa guidarla bene, come accadeva alla Honda“.