Lewis Hamilton in questi anni si è divertito spesso a fare varie esperienze. Lui stesso ha dichiarato di voler sperimentare nuove avventure nei prossimi anni dopo la F1. Intanto però è super focalizzato sul suo lavoro e soprattutto sull’esperienza che lo attende in Ferrari, dove arriva a 40 anni per provare a riportare a Maranello un titolo che manca dal 2007 e da Raikkonen.
Il pilota britannico però in Mercedes ha sicuramente vissuto anni importanti, che lo hanno reso ancora di più una leggenda di questo sport. Sino all’exploit di Red Bull e Verstappen ha infatti dominato in lungo e in largo la F1 riuscendo a vincere ben 7 titoli iridati proprio come Michael Schumacher.
Negli anni vissuti nel team tedesco ha stretto un rapporto speciale con una persona in particolare: Toto Wolff. Proprio il team principal della Mercedes, durante il podcast Armchair Expert ha raccontato: “Lewis non mi disse nulla, ma fece un test a Jerez. Non riuscito a mettermi in contatto con uno dei miei ingegneri appassionati di moto e con lo stesso Lewis. Quando parlai con l’ingegnere mi disse che Lewis era caduto, ma stava bene. Mi hanno detto che girava a soli 4 secondi dai professionisti della MotoGP. Questa sensibilità del corpo lo rende un campione”.
Il numero uno della Mercedes si riferisce ad un test effettuato da Hamilton in sella ad una Yamaha YZF-R1 Superbike a Jerez nel 2018. In quell’occasione l’inglese cadde rischiando di farsi male seriamente, ma dimostrò anche di poter dire la sua in moto. Ricordiamo che solitamente i piloti sono super blindati da contratti che prevedono varie penali in caso di infortunio dovuto a comportamenti scellerati del pilota stesso. I driver, infatti, non possono fare sport pericolosi. Ne sa qualcosa la Ferrari che qualche anno fa si ritrovò con un Leclerc a fare paracadutismo, una cosa poco convenzionale che fu comunque perdonata da Maranello così come avvenuto nel frangente sopracitato da Mercedes nei confronti di Hamilton.