Lewis Hamilton non ha cominciato propriamente con il piede giusto la sua avventura in Ferrari. Per lui c’è già un record negativo.
Lewis Hamilton sta vivendo la sua prima esperienza in Ferrari, un sogno da tempo rincorso che per il momento si sta traducendo solo in incubo. Tolta la parentesi della Sprint Race cinese, infatti, il britannico sinora lotta con una vettura mai all’altezza della situazione e con un muretto che sembra aver già esaurito i suoi bonus di errori stagionali. Dati alla mano l’ex Mercedes non è mai stato all’altezza nemmeno del suo compagno di team Leclerc, che gli ha chiuso davanti in entrambe le gare.
A peggiorare le cose anche la brutta squalifica in Cina arrivata a fine gara per entrambe le Ferrari. Insomma la storia d’amore più bella della F1 sembra già essere arrivata ad un punto di crisi dopo appena due GP. Chissà che Lewis non nutra qualche rimpianto per la sua scelta visto che dall’altro lato c’è una Mercedes che è palesemente seconda forza nel Mondiale in questo momento dietro lo strapotere McLaren.
Hamilton si prende un record negativo in Ferrari
Intanto però per Hamilton si profila già un primo brutto record negativo in queste prime due gare. Era dal 1992 e precisamente da Ivan Capelli, che un pilota Ferrari non partiva così male all’esordio in rosso. In quell’occasione l’italiano portò a casa due ritiri, mentre Hamilton ha all’attivo una squalifica e un 10° posto tenendo conto solo delle gare.
In verità un alto esordio più recente era stato peggiore, si tratta di quello di Luca Badoer, che nel 2009, sostituendo Felipe Massa infortunato, esordì in Rosso con un 17° e un 14° posto. Numeri poco esaltanti fatti segnare però da un pilota per così dire non titolare. Insomma, numeri alla mano Lewis Hamilton è già tra i peggiori esordi della storia Ferrari recente. Allo stesso tempo però bisogna anche dire che nella giornata di sabato ha conquistato la prima Sprint Race della storia di Maranello. Sicuramente le colpe principali di questo disastro non sono da attribuire al britannico, che in ogni caso sta avendo un rendimento in linea con il proprio compagno di team. Segno evidente che i problemi sono in realtà altrove.
