La Toyota guarda con sempre maggiore interesse al futuro, ma l’elettrico non è più il solo modo per poter progettare auto.
Si sta discutendo ormai da tanti anni su come sarà la mobilità in futuro, con la Toyota che è uno dei marchi che in assoluto ha puntato maggiormente sull’innovazione. L’elettrico infatti era una soluzione quando solo in pochi ci credevano, ma allo stesso tempo per ora ha capito che si deve rimanere quanto più possibile con i piedi per terra.
Le vendite e il mercato solo gli unici parametri che possono davvero stabilire su quali settori deve puntare un’azienda, con l’elettrico che per ora non vende. I risultati sono infatti ampiamente deludenti, con l’intento che è quello di ridurre i costi di batterie, con queste che devono anche migliorare sensibilmente l’annoso problema dell’autonomia.
Ecco allora come mai la Toyota non solo guarda al futuro, ma prova anche a rinverdire un glorioso passato. Lo si vede perfettamente con una delle ultime notizie che si legge anche su Quattroruote, con la stessa azienda asiatica che ha confermato il tutto. Sta per tornare sul mercato una delle vetture che ha maggiormente riscosso successo e sarà una novità davvero ben gradita.
A parlare in modo chiaro già durante l’ultimo rally della stagione proprio in Giappone è stato Hiroki Nakajima, ovvero il Chief Technology Officer di Toyota, con questi che ha sottolineato come sia nei piani della società ridare alla luce quello che è stato uno dei modelli più amati della storia come la Celica.
Siamo di fronte a una vettura che è rimasta sul mercato per ben 35 anni, dal 1970 fino al 2005, dimostrazione del fatto che questa sportiva aveva tutte le carte in regola per essere molto amata dai clienti. Ricordiamo inoltre come si tratta della vettura che ha permesso a Carlos Sainz di vincere i Mondiali nel 1990 e nel 1992, il che potrebbe anche essere un possibile suggerimento sul passaggio della Toyota da Yaris a Celica per il WRC che verrà.
La prima variante montava un motore da 1587 di cilindrata e che aveva modo di erogare un massimo di 87 cavalli, con picco di 175 km/h. Questa era la versione perfetta per muoversi in città, ma non mancava di certo anche il modello GTE da 220 km/h e con 193 cavalli. Chissà quando arriverà la nuova Celica, ma dopo vent’anni c’è voglia di riabbracciarla.