La SF-25 sarebbe dovuta essere la Ferrari della svolta. Non solo la Rossa non si sta giocando il mondiale ma non è nemmeno la seconda forza.
L’inizio di stagione della Ferrari è stato molto deludente. Un solo podio in 5 sfide è un risultato molto al di sotto delle aspettative della squadra italiana. Lo sporadico quanto inspiegabile trionfo di Lewis Hamilton nella Sprint Race in Cina è stata l’unica vera gioia di inizio stagione. I proclami mondiali e il secondo posto dello scorso anno, a pochi punti dalla McLaren, avevano illuso i fan. Hamilton avrebbe dovuto garantire quel valore aggiunto, in termini esperienziali, per tornare sul tetto del mondo.
Non sarebbe stato fatto un investimento faraonico sul campione anglocaraibico senza un obiettivo mondiale. Il problema è sempre legato alle performance della SF-25. L’auto italiana si è rivelata essere suscettibile ai cambi di temperatura e poco performante su layout molto diversi. Nelle mani di Charles Leclerc la Rossa riesce a performare meglio, ma solo la partenza dalle retrovie di Lando Norris, in Arabia Saudita, ha consentito il raggiungimento del terzo gradino del podio.
Se il terzo posto è diventato un risultato d’applausi allora c’è un serissimo problema a Maranello. Il passo del monegasco è stato eccezionale, ma non ha mai potuto lottare con Piastri e Verstappen. Fanno rumore i 30 secondi di distacco da Hamilton che ha palesato delle grosse difficoltà di adattamento allo stile di guida che richiede la nuova monoposto ad effetto suolo.
La prossima tappa si correrà a Miami ma il monegasco si sta già proiettando al GP di Spagna, in programma il primo giugno, dove debutterà la direttiva tecnica che limiterà la flessione delle ali: “Vincere è l’unica cosa che mi interessa. Possiamo prendere la McLaren con le prossime novità, la tappa importante sarà quella di Barcellona, quando l’ala anteriore verrà cambiata per via dei nuovi regolamenti”.
“Aspettiamo poi di vedere quelli che saranno i valori in campo da quella gara in poi. Certo è che prima di quel fine settimana sarà molto difficile pensare di agguantare la McLaren. In ogni caso, sono contento di quanto fatto a Jeddah, anche il team ha fatto tutto bene, con una strategia perfetta ed il pit-stop che è stato perfetto come sempre”, ha spiegato il pilota della Ferrari ai media post gara. La verità emergerà tra poco più di un mese.