Charles Leclerc non tollera più l’imbarazzante crisi tecnica della Ferrari, ed in Giappone non ha perso occasione per dire la sua.
L’imbarazzante inizio di stagione della Ferrari non può e non deve passare inosservato, perché quanto partorito a Maranello con la SF-25 è meritevole di lunghe sedute di analisi. Dopo il solito inverno di proclami, il Cavallino è stato demolito in pista rivelandosi la quarta forza, e solo un miracolo fatto in qualifica ha consentito a Charles Leclerc di chiudere al quarto posto a Suzuka, tenendo dietro la più performante Mercedes di George Russell.

Frederic Vasseur continua a parlare di un potenziale da estrarre, di un’auto che non è lontana dalla vetta, ma la sensazione è che neanche lui creda a ciò che dice. Dal canto suo, alla fine della gara domenicale, Leclerc è stato diretto ed ha reso bene l’idea della gravità della situazione: “Anche quando gestiamo tutto in maniera perfetta non abbiamo il passo, e questo mi fa male“. Il monegasco, in maniera onesta, ha fatto capire che la Ferrari è semplicemente lenta, ed ha invocato l’avvento di sviluppi, mentre il team principal crede che essi debbano arrivare solo dopo un lavoro di comprensione dell’auto.
Leclerc, il durissimo attacco al team nel sabato in Giappone
Charles Leclerc non era affatto contento della prestazione della Ferrari al Gran Premio del Giappone, e dargli torto sarebbe impossibile. Nelle ultime ore, il clima dentro la Scuderia modenese sembra essersi fatto rovente, a seguito di un’indiscrezione riportata da “Il Corriere dello Sport“. Secondo il celebre quotidiano sportivo, dopo la fine delle qualifiche, il monegasco avrebbe detto: “Basta, ora vado per la mia strada“. Charles vuole dunque fare di testa propria, senza dar retta al parere degli ingegneri e dello stesso Frederic Vasseur, come poi confermato dalle sue dichiarazioni a fine gara.

Come si può non dar ragione a Leclerc? Dall’ormai lontano 2019 è costretto a condividere il box con personale che, con ogni rispetto, non è all’altezza del ruolo che occupa. Dopo essere stata bastonata a ripetizione da Mercedes e Red Bull, la Ferrari ha iniziato a prendere mazzate anche dalla McLaren, che sino a due anni fa era una realtà che sembrava morta. Il monegasco rischia di aver ormai compromesso la propria carriera, visto l’avvento di tanti nuovi giovani che guardando con interesse ai sedili dei top team. E la Ferrari non è in grado di offrirgli una monoposto all’altezza delle sue qualità di guida.