Sogni automobilistici che nessuno potrà mai guidare su strade. Sono le supercar più estreme che siano mai state prodotte. Così estreme da essere state proibite.
L’automobile è anche un sogno. Sì, certo è un mezzo che regala libertà, che ci permette di lavorare. Quando la scegliamo facciamo i conti con il nostro budget, scegliamo con la testa, tenendo in considerazione costi e consumi.
Eppure da qualche parte, nella nostra immaginazione, nei nostri desideri, c’è sempre uno spazio per quelle auto che non avremo mai. Ma che magari, in un’altra vita, in un’altra situazione, se non ci fossero limiti di bilancio, di spazio. Se, in definitiva, potessimo scegliere solo con il cuore, è bellissimo sognare di avere. E non stiamo parlando di belle macchine, sportive, dalle prestazioni entusiasmanti, ma che fanno ancora parte del mondo reale. Parliamo di Supercar e Hypercar così estreme che forse nemmeno tutti i divi del cinema e tutti gli sceicchi sono in grado di permettersi.
Vetture che si possono ammirare sulle pagine dei giornali, sugli schermi. Ma che difficilmente vedremo mai nella realtà, a meno di fare loro una caccia spietata con il solo scopo di incrociarle, forse, da qualche parte sul lungomare di Montecarlo o in Costa Smeralda. Supercar e Hypercar sono il sogno automobilistico nella sua purezza. Il più prezioso e puro. Perché se dopotutto bisogna sognare, è meglio farlo in grande.
Oltre le supercar: le supercar proibite
Può esserci dunque qualcosa di ancora più estremo di una supercar, qualcosa di ancora più esclusivo e irraggiungibile? Sì, ci sono le auto che i soldi, nemmeno tantissimi soldi, potranno mai comprare. Ci sono le supercar così estreme da essere state messe fuori legge, proibite, kaputt.
Per quanto enorme sia un patrimonio, nemmeno quello sarà mai sufficiente per guidarle, a meno di voler sfidare il carcere, il che sarebbe una scelta piuttosto estrema per soddisfare un sogno.
Le supercar proibite vanno oltre la supercar, che con l’investimento di una villa con parco si può anche decidere di acquistare. Sono sogni assoluti, destinati a restare tali, perché non gli è consentito circolare su strada. Sogni proibiti, insomma, nel vero senso della parola.
Può sembrare assurdo, ma di queste auto inammissibili esistono numerosi modelli. Noi ne abbiamo scelte quattro, che sono particolarmente rappresentative della categoria. Sono sogni proibiti che ameremmo riuscire a guidare prima o poi. Ma sappiamo già che non sarà mai possibile.
Lamborghini Sesto Elemento
La Lamborghini Sesto Elemento nasce per essere una delle supercar più esclusive e rare al mondo. Serie limitatissima: solo 20 le unità prodotte. Un bellissimo sogno con un grandissimo “ma”: è vietata per le strade per motivi di sicurezza.
Vediamo le ragioni: la Sesto Elemento è caratterizzata da una struttura leggerissima, e prende il nome dal sesto elemento della tavola periodica: il carbonio. La costruzione dell’auto prevede infatti un uso massiccio della fibra di carbonio, materiale tecnico e stiloso, che le ha permesso un incredibile vantaggio di peso rispetto ad altre supercar.Le sue prestazioni, conseguentemente, sono spaventose: accelerazione da 0 a 100 in 2,5 secondi. Il carbonio è stato utilizzato per telaio, la carrozzeria, albero di trasmissione e molte componenti delle sospensioni. Il risultato è un peso totale sotto i 100 Kg, quasi quello di un’utilitaria.
L’auto è equipaggiata con cambio manuale automatizzato Lamborghini “e-gear” a 6 marce e trazione integrale, che “mettono a terra” la potenza di un motore V10 da 5.2 litri preso in prestito dalla Gallardo Superleggera. Le caratteristiche del propulsore sono entusiasmanti: 570 CV e 540 Nm di coppia. La velocità massima tocca i 352 Km/h.
Nonostante le sue prestazioni impressionanti, o forse proprio per queste la Lamborghini Sesto Elemento è vietata per le strade per motivi di sicurezza. La struttura leggera dell’auto unita alle prestazioni incredibili, ne rendono difficile il controllo, soprattutto alle alte velocità. Se pensavate di esibirla all’aperitivo, dimenticatelo: la Lamborghini Sesto Elemento è progettata solo per l’uso in pista: Lamborghini ha chiarito che non è destinata alle strade pubbliche.
Koenigsegg Acera
Il marchio Koenigsegg ci ha abituato a realizzazioni estreme, ma qui si fa un passo in più. La Acera R è una macchina da sogno, bella e cattivissima. Sfortunatamente per chi la ama (e se la potrebbe permettere) è anche una supercar che oltre a superare numerosi primati tecnici ha passato anche i limiti della legge, entrando nella ristretta élite delle supercar “proibite”.
Presentata nel marzo 2011 al Motor Show di Ginevra ha fatto immediatamente sensazione con il suo aspetto da bolide da corsa, completato da un set di pneumatici sviluppato su misura per lei da Michelin.
Volete un esempio della sua ferocia pistaiola? La Koenigsegg Agera R scatta da ferma e raggiunge i 100 Km/h in appena 2.8 secondi. In teoria potrebbe continuare ad accelerare e spingersi fino ai 439 km/h, che poi è la ragione per cui è stata vietata su strada. Durante i test in pista questa macchina completamente folle è riuscita a infrangere un record di velocità dopo l’altro (ne detiene ben sei).
Dati che hanno indotto le autorità a non omologarla. Potete comprarla, ma per poterci andare in giro fuori dai circuiti dovrete aggiungere al cartellino del prezzo sostanzioso di partenza una somma indefinita che vi permetta di rispettare le normative. Diversamente, sequestro e conseguenze legali pesantissime vi aspettano.
TVR Tuscan
Potrebbe sembrare, ad un osservatore distratto, un coupé carino, con cui andarsene in giro al weekend. Ma non potrebbe esserci impressione più sbagliata.
La TVR Tuscan è una supercar prodotta in UK tra il 1999 e il 2006. Può essere definita, per una volta sensatamente “iconica”, perché appare nel film Looney Tunes: Back in Action, uscito nelle sale nel 2003. La vettura, grazie alla sua linea che è insieme unica e con un tocco classico decisamente inglese ha fatto anche altre apparizioni al cinema. Anche John Travolta l’ha voluta nel suo film Swordfish. Iconica, piacente, la TVR Tuscan è anche per sua sfortuna (oltre che per sfortuna di chi la ama) una supercar “proibita”. La ragione sta sotto il suo cofano e nell’abitacolo. Da un lato ha una accelerazione spaventosa. Dall’altro, la mancanza di airbag e ABS la rende un pericolo concreto e reale. Anche in questo caso, gli amanti della vettura, semmai desiderassero condurla su strada, dovranno affrontare spese di modifica agghiaccianti quanto le sue prestazioni.
In sostanza queste supercar oltre l’estremo sono purtroppo fatte per rimanere un sogno. Anche se non potremo mai guidarle, possiamo ammirarle come simboli di coraggio tecnologico e di design. C’è una consolazione: sognare costa poco, o meglio niente. Molto meno che acquistarle, specialmente se si considerano le ulteriori spese, completamente folli, della loro messa “in regola”.
A volte è molto meglio continuare a sognare.