Una storia surreale mette in subbuglio un impianto produttivo della Volkswagen dove sono stati fatti danni per centinaia di migliaia di Dollari. Il colpevole è finito in manette ma non prima di aver creato un disastro.
Una storia molto oscura – ci sono pochissime fonti a riguardo per il momento – emerge in un concessionario legato alla casa automobilistica tedesca più famosa di tutte, Volkswagen, che sarebbe stata letteralmente derubata tramite uno stratagemma da una lavoratrice. La donna invece che fare gli interessi della casa ha per anni rubato denaro finché non è stata scoperta in flagrante dai suoi superiori.
Teatro dell’accaduto, un concessionario ufficiale autorizzato del marchio situato nella sperduta Irlanda del Nord e nello specifico a Coleraine, meno di cento chilometri da Belfast che sarebbe il capoluogo del paese situato nell’isola irlandese ma parte della Gran Bretagna, politicamente parlando. Forse approfittando della distanza dalla sede centrale della casa, la donna ha rubato moltissimo denaro, imbarazzando il brand e la dirigenza.
Nominata dirigente del concessionario undici anni fa, Norma, 48 anni, avrebbe in realtà coltivato i propri interessi anziché quelli della casa al punto da fronteggiare ora una grave accusa di truffa. In tutto questo tempo, sarebbe costata centinaia di migliaia di Euro al marchio che non ha potuto fare altro che prendere atto del reato e portare il tutto davanti ai giudici che ora dovranno prendere una decisione.
Un caso vergognoso
La concessionaria di Edwin May Ltd. sarebbe stata defraudata per almeno 500.000 Sterline, equivalente suppergiù di 600.000 Euro che invece di finire nelle casse del marchio sarebbero andate ad ingrossare le finanze di Norma, secondo quanto riportato dal Car Dealer Magazine che per primo ha ricostruito la vicenda, ora finita in tribunale dopo la querela del marchio tedesco.
Non è ancora del tutto chiaro ai giudici impegnati nel caso al tribunale di Antrim Crown come la donna abbia potuto agire indisturbata per tutto questo tempo: dalle prime ricostruzioni, avrebbe deliberatamente rubato denaro dalle casse del concessionario a volte truccando i conti o simulando interventi di manutenzione – come riverniciature – che in realtà non avvenivano mai.
I colleghi e i dirigenti della Volkswagen si sono detti: “Profondamente traditi” da un caso che secondo la giuria stessa sarebbe stato caratterizzato da una incredibile: “Fame di denaro spietata e senza fondo”. La pena che la donna rischia parte da tre anni ma adesso, la parola passa agli ermellini nord irlandesi che dovranno stabilire cosa sia davvero successo e dare la possibilità all’imputata di raccontare la sua versione dei fatti.