Hai mai visto una vettura che cambia forma? Certo che no, non esistono cose del genere. E invece, la casa BMW stupisce ancora una volta tutti con un modello degno dei migliori sogni di un appassionato.
Le automobili del futuro saranno molto più versatili di quanto non lo siano oggi: motori elettrici, veicoli in grado di cambiare il loro aspetto con un click su un bottone, motori elettrici e quant’altro: queste sono solo alcune delle invenzioni più rilevanti ed in grado di cambiare il mondo dell’automotive per sempre che abbiamo visto in questi ultimi anni. La cosa più interessante è che molte sono opera dello stesso marchio.
Stiamo parlando della casa BMW che negli ultimi anni, ha prodotto una concept car in grado di cambiare colore grazie ad un innovativo sistema magnetico che consente all’automobile bianca di diventare tutta nera e viceversa, costituendo un precedente interessantissimo e forse, la fine dei colori per vetture nuove come li conosciamo fino ad oggi. Ma non si sono certo fermati qui!
Anni prima che questo sistema di verniciatura fluida venisse anche solo teorizzato, il marchio lavorava già su una vettura in grado di cambiare forma: ebbene si, stiamo parlando di un’automobile che sembra uscita da un videogioco e che riesce a cambiare la sua forma con un semplice gesto del proprietario. Vediamo quando l’hanno costruita e perchè è qualcosa che difficilmente non rivedremo in futuro.
Presentata tra lo shock del pubblico nell’estate del 2008 la BMW Gina è una concept car, un modello prodotto in un singolo esemplare da esposizione basato evidentemente sulla Z3 dato che parliamo sempre di una cabriolet sportiva in un periodo in cui il marchio tedesco era letteralmente in cima al mondo. La sigla nel nome è anagramma di “Geometric Innovation” e state per capire cosa ciò significhi.
La carrozzeria della Gina è composta in tessuto idrorepellente rivestito di una speciale pelle a prova d’urto che può letteralmente adattarsi ai desideri del proprietario. Tramite alcuni comandi a bordo, l’automobile riesce a cambiare forma tramite un complesso sistema di servomeccanismi, potendo modificare non solo il suo aspetto, la sua lunghezza, altezza e larghezza ma anche l’aerodinamica, con una diretta influenza sulle prestazioni di guida.
La vettura è dotata di fari implementati direttamente nella carrozzeria per non ledere al design generale. Purtroppo, l’esperimento è rimasto un unicum nella storia del marchio anche se alcune case minori che producono automobili elettriche hanno creato realmente modelli in grado di allungarsi ed accorciarsi, basandosi sullo stesso concetto. Vorreste che BMW riesumasse questo concetto? Noi si, siamo curiosi di sapere a cosa potrebbe portare.