Nel mondo dell’automotive c’è chi sta ridefinendo il concetto di lista d’attesa. E i prezzi per saltarla stanno toccando vette mai viste.
C’è qualcosa di magico che sta succedendo a Sant’Agata Bolognese. Mentre il settore auto attraversa una delle sue fasi più complesse, con vendite in calo e fabbriche che faticano, Lamborghini sembra vivere in una bolla dorata tutta sua. Uno spazio di prestigio che non conosce competizione né crisi.
I dati dei primi nove mesi del 2024 raccontano una storia che ha dell’incredibile: più di 8.400 bolidi consegnati, un fatturato che supera i 2,4 miliardi di euro. Numeri da capogiro, con una crescita che lascia senza fiato: le consegne sono aumentate dell’8,6%, mentre il fatturato è schizzato su del 20% rispetto all’anno scorso.
La corsa all’oro del toro
Ma il vero colpo di scena arriva quando si parla di tempi di attesa. Chi sogna di mettersi al volante della nuova Revuelto dovrà mettere in conto una pazienza biblica: due anni di attesa. Non scherza nemmeno l’Urus SE, il super SUV che ha già fatto sold out fino al 2026. Una situazione che sta creando un mercato parallelo dove alcuni compratori farebbero carte false pur di accaparrarsi uno dei primi esemplari.
La Temerario, ultima creatura uscita dalle officine bolognesi, sta già seguendo le orme delle sorelle maggiori. Sul mercato da appena due mesi, sta raccogliendo ordini a ritmo serrato. Del resto, non capita tutti i giorni di vedere un costruttore lanciare tre modelli nuovi di zecca in un anno e mezzo.
Stephan Winkelmann, il numero uno della casa, parla di questi risultati con la tranquillità di chi sa di aver fatto centro. L’azienda sta attraversando quello che lui definisce un periodo senza precedenti. La svolta ibrida della gamma completa è solo l’ultima ciliegina sulla torta di una trasformazione epocale.
In un momento in cui i big dell’auto brancolano nel buio cercando di capire come gestire la transizione elettrica, Lamborghini sembra aver trovato la quadra perfetta. Ha capito come far convivere il rombo dei motori con l’elettrificazione, come mantenere quel fascino irresistibile anche nell’era della sostenibilità. E mentre il gruppo Volkswagen naviga in acque agitate, la casa del toro continua la sua corsa solitaria verso nuovi record.
È una storia che sa di rivincita italiana, di eccellenza che non conosce crisi. Una dimostrazione che quando si mescolano nel modo giusto passione, tecnologia e visione, i risultati arrivano. E arrivano alla grande, anche se bisogna aspettare due anni per toccarli con mano.