Nessuno potrebbe permettersi questa Ferrari se non uno degli uomini più ricchi del mondo. Guardate che bolide guida…
A volte alcune persone riescono in imprese apparentemente impossibili. Tra le tante che un ricco sovrano come il Sultano del Brunei Hassanal Bolkiah si è potuto permettere di portarsi a casa c’è aver convinto Ferrari a fare qualcosa che raramente il brand concederebbe ad un cliente: costruire un’auto fatta su misura e a posta per il sovrano asiatico.
Questa incredibile storia inizia nel 1993 quando la casa italiana aveva sul mercato il modello Ferrari 456, un’automobile prodotta dal 1992 al 2003 non molto famosa ma sicuramente interessante per un collezionista. Il modello vantava un motore V12 da 5,5 litri per 442 cavalli con molte componenti realizzate in alluminio ed un design di Pininfarina. Con queste premesse, la sportiva si proponeva come una delle auto più costose dell’epoca.
Un pezzo pregiato che evidentemente al sultano non bastava visto che l’uomo richiese a Ferrari una versione familiare dell’auto nota quindi come shooting brake, un tipo di vettura che è essenzialmente una supercar in configurazione giardinetta. L’auto che venne tirata fuori da questa insolita richiesta è una delle Ferrari più singolari che si siano mai viste. E non fu un esemplare unico.
La Ferrari familiare
Nel 1993 dunque Ferrari ricevette questa richiesta troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: del resto, il sovrano si mostrò disposto a spendere la cifra incredibile di 1,5 milioni di dollari di quell’epoca. Considerando che ne vennero realizzate in tutto sei esemplari, la spesa per portarsi a casa questa serie di vetture familiari ad alte prestazioni fu praticamente un investimento.
Come potete vedere in foto la 456 Venice, così denominata per omaggiare la famosa città sul canale veneta non differiva molto dal modello base della 456; il motore era lo stesso, cambiavano la configurazione e l’assetto a cinque porte, il design del mezzo “appesantito” dall’ampio baule posteriore e forse, la possibilità di infilare una sacca di mazze da golf in auto e portarsele dietro.
L’automobile è un pezzo da museo che però soltanto il monarca del Brunei possiede visto che l’azienda italiana è notoriamente ostile alla richiesta di pezzi unici. Il fatto che un uomo con una tale disponibilità economica sia però riuscito ad ottenere questa eccezione da parte della casa con il Cavallino Rampante la dice lunga su quanti sogni si possano realizzare al giusto prezzo.