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Lancia

Lancia torna a correre: notizia fantastica, tutti attaccati al video

Lancia, un brand semplicemente straordinario e indimenticabile, che non è mai morto. Anzi, è pronto a far sognare ancora gli appassionati.

La Lancia è una delle aziende più rinomate e importanti di sempre dal punto di vista automobilistico. Facente parte del gruppo Stellantis, è tra le più antiche aziende a quattro ruote. Fu fondata il 27 novembre 1906 a Torino da Vincenzo Lancia, che da subito si specializzò nella realizzazione di modelli a dir poco di lusso.

Nel 1969 venne ceduta alla Fiat. Nel 2007 diviene Lancia Automobiles, fino al definitivo incorporamento all’interno del gruppo Stellantis. Un passato aziendale costellato da profondi cambiamenti e nette rivoluzioni, ma comunque vissuto sempre da grande protagonista.

La sua storia, dopotutto, come dicevamo parla abbondantemente da sé. Anche in ambito sportivo, dove i ricordi sono tanti e pure indimenticabili. Nel 2023 se ne parla giustamente ancora, come certifica una notizia davvero fantastica che ha avuto un effetto immediato e dal forte impatto emotivo su appassionati e fan.

Lancia: dove tutto ebbe inizio

1906. Viene trasmessa la prima trasmissione radiofonica. E il 27 novembre di quello stesso anno viene data vita alla Lancia. Precisamente a Torino. Un brand partito con in mano 100mila Lire, tanti sogni, innumerevoli speranze e due soci. Le conoscenze di Vincenzo Lancia fanno immediatamanete la differenza; era già molto noto all’interno dell’ambiente automobilistico, soprattutto grazie alle prestigiose affermazioni sportive colte al volante di svariate auto Fiat.

Lancia, dove tutto ebbe inizio: una storia ultra secolare (allaguida.it – Wikipedia)

Per quanto riguarda il socio Claudio Fogolin, invece, era un buon amico, conosciuto alla Fiat, dove entrambi lavoravano. Presto divenne un dirigente di larghe vedute e ottimo successo. Lancia, comunque, aveva deciso da tempo di divenire un costruttore, ma i due partner d’affari scelsero di non affrettare i tempi, rimanendo per qualche anno ancora strettamente legati al mondo Fiat.

Motivo? Per incrementare la popolarità e accumulare capitali e consensi. E così i due fecero, avviando presto un’impresa destinata a divenire leggendaria. Lancia e Fogolin presero in affitto una prima officina, che era in verità un vecchio capannone occupato sino a qualche mese prima da un’altra fabbrica automobilistica torinese, Itala. Il primo dei due soci si occupò della parte tecnico-produttiva, il secondo invece si interessò all’aspetto commerciale. Il legame con Fiat, destino o semplice collaborazione commerciale che fosse, non venne mai a mancare definitivamente. Ma questa è decisamente un’altra storia.

Lancia nei rally: dal 1950 quanti successi

Se il volto aziendale era straordinario, non si può considerare meno eccezionale quello sportivo. Lancia inizia la sua gloriosa avventura nei rally nel 1950. La favola tutta italiana finisce nel 1990, dopo quarant’anni di immancabili soddisfazioni e di irripetibili vittorie. Il brand italiano si è affermato come uno dei più vincenti nella categoria, grazie allo strepitoso record di 1 titolo internazionale e 10 mondiali costruttori – di cui sei consecutivi dal 1987 al 1992 – e cinque titoli piloti – 1 Coppa FIA e quattro mondiali. Si è ritirata ufficialmente nel 1991, ma nonostante questo il brand torinese mantiene ancora oggi il secondo posto dei podi conquistati (193) e delle vittorie (74). Il merito è chiaramente delle vetture straordinarie costruite dalla Lancia, come la Fulvia Coupé, la Stratos e la 037; e, ovviamente, l’iconica Delta.

Lancia, che storia: dal 1950 quanti successi (allaguida.it – Wikipedia)

Quest’ultima, grazie alle sue varie evoluzioni, detiene il record assoluto di successi in prove valide per il mondiale (46), sia in assoluto – insieme alla Subaru Impreza –  che nel Gruppo A. Pure i trionfi nel mondiale costruttori (6) sono un unicum nell’albo d’oro dei rally. Tutto ebbe inizio proprio nella prima metà degli anni cinquanta, anche perché la Lancia diede vita ad un reparto sportivo vero e proprio, dedito alla Formula Uno, alla Mille Miglia, la Targa Florio, la Carrera Panamericana e chiaramente anche ai rally.

Un progetto sensazionale, che ha dato il via ad un’era che nel 2023, ormai, è semplicemente pan per nostalgici e acqua dissetante per gli appassionati. Per quanto il passato non possa tornare indietro, comunque, anche i ricordi sono in grado di ripresentarsi freschi freschi. Le ultime news a stampo Lancia ne sono la meravigliosa prova vivente. E, soprattutto, presente.

Adesso la celebrazione che tutti stavano aspettando

Il tempo passa, inesorabile, ma la leggenda resta. Proprio per questo è stato deciso di realizzare ‘Lancia. la leggenda dei rally’. Stiamo parlando della nuova docu-serie Sky Original, sbarcata in esclusiva su Sky Documentaries e in streaming su Now TV dallo scorso 3 giugno. E’ andata in onda anche su Sky Sport Uno. Il documentario in questione ha tentato di raccogliere, attraverso immagini, scatti, filmati, momenti e dettagli la fantastica ed indimenticabile epopea italiana della Lancia nei rally. Anni magici, indelebili, decenni di successi che forse non torneranno più. Ma per fortuna ci sono i ricordi a racchiudere sensazioni, emozioni e storie. Per fortuna la mente umana non è un buco nero che tutto prende, tutto risucchia e niente ridà indietro.

Di nero non sono colorati neanche i pensieri più lontani, ed ecco allora che si presenta bello ed illuminato il documentario che farà certamente emozionare appassionati e tifosi provenienti da ogni dove. Nel primo episodio si racconta della nascita del reparto corse gestito da Cesare Fiorio; parliamo di uno strepitoso leader in grado di portare al successo una squadra capace di rivoluzionare i rally, renderli popolari ed estremamente emozionanti in tutta Italia e non solo. Basti pensare alla storica vittoria di Sandro Munari al Rally Di Montecarlo 1972, arrivata nonostante le più potenti Alpine A110 e Porsche 911. Si tratta soltanto di uno dei primi traguardi internazionali, perché quel team italiano tanto amato e consacrato, nel corso del tempo ha dimostrato ampiamente che non esiste impresa troppo grande, troppo lontana ed esageratamente distante per giungere nelle mani della Lancia.

Cesare Fiorio ha contribuito attivamente alla gloriosa storia Lancia nei rally (allaguida.it – Ansa)

E come vediamo nello splendido documentario in questione, i protagonisti raccontano aneddoti ed emozioni fra il suono di una arrabbiatissima Lancia Stratos e le immagini di una perfetta e praticamente incriticabile Lancia Delta. Non bisogna azzardarsi a dimenticare anche la 037, che nel 1983 interruppe lo strapotere della icona tedesca Audi Quattro. Ma si sa, quando il romanticismo incontra la passione e le corse, si crea un connubio emotivamente straordinario e semplicemente commovente. Perché gli ingredienti messi sul piatto, fra un po’ di sale e olio di alta qualità, sono di quelli delle grandi occasioni. E ricordare la Lancia nei rally è sempre un avvenimento speciale, anche nel 2023. Perché certi ricordi non muoiono mai, non si perdono mai, non scompaiono mai.

Lancia, La leggenda del rally è un documentario che promette tante lacrime e altrettanti brividi. Non solo per gli appassionati di una vita e gli addetti ai lavori, ma anche per chi vuole godersi una straordinaria storia di automobilismo e sport. Dopotutto ricordare è importante, lasciando però da parte presunzione e arroganza, provenienti da chi è stato abbastanza fortunato da ricordare il tricolore dominare per decenni il mondiale di rally.

I più piccoli e chi non c’era all’epoca, meritano di vivere certi momenti, di ammirare determinati scatti e di assaporare la tensione dell’epoca, attraverso i tanti filmati che vengono mostrati all’interno della docu-serie. Purtroppo di ricordi parliamo e soltanto di quello possiamo parlare, in attesa di scoprire le prossime mosse Fiat in ambito agonistico e commerciale, ma la memoria è tantissima. E, da sola, basta eccome a riempire il cuore di tutti, dal più piccolo al più grande, nessuno escluso. Il bello delle corse, dopotutto, è anche questo. La condivisione, con un motore che ruggisce come splendida cornice.

Christian Camberini

Nato il 28 settembre a Cecina (Livorno), amo imparare, sperimentare e testarmi costantemente. Sono un sognatore. Mi piace scrivere di qualunque cosa, perché posso trasmettermi e trasmettere quello che mi piace fare. Per me non c’è testo che non si possa scrivere, perché come in ogni cosa, quando c’è volontà e passione, tutto si può fare e tutto è possibile.

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Christian Camberini