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Lamborghini Urus ST-X è pronto al debutto: anticipato e promesso nel 2018, diventato poi realtà in anteprima mondiale a Jerez de la Frontera il 26 ottobre 2019, il super SUV da competizione arriverà nel corso del 2020. Il primo SUV da competizione del marchio italiano, con motore V8 bi-turbo, verrà infatti portato in pista alle World Final del Lamborghini Super Trofeo 2020, in programma a Misano dal 31 ottobre al 1 novembre come rivelato dall responsabile Ricerca e Sviluppo di Lamborghini, Maurizio Reggiani.
Lamborghini Urus ST-X, le caratteristiche del SUV
Il Lamborghini Urus ST-X, il primo super SUV al mondo da competizione, è equipaggiato con motore V8 bi-turbo in grado di erogare 650 Cv e una coppia di 850 Nm. Il SUV, capace di unire pista e sterrato, è stato alleggerito nella struttura; all’anteriore spicca il cofano in fibra di carbonio con prese d’aria supplementari mentre a caratterizzare il posteriore ci sono l’ala in carbonio e gli scarichi specifici da competizione. L’abitacolo, invece, è rinforzato da un roll-bar tubolare e presenta sedili racing, con impianto di estinzione di sicurezza. A dominare la carrozzeria, invece, è il colore verde Mantis, tipico di Lamborghini Squadra Corse, arricchito da dettagli rossi.
L’esordio in pista a Misano
La vettura, come confermato dallo stesso Reggiani, gareggerà in un evento dimostrativo durante la finale mondiale del Lamborghini Super Trofeo 2020 a Misano. La prima gara è prevista nell’ambito delle World Finals 2020 di Misano Adriatico, quando i vincitori delle quattro classi del Lamborghini Super Trofeo avranno l’opportunità di sfidare su uno speciale tracciato celebrità del motorsport a due e quattro ruote. Non sono stati forniti, però, ulteriori dettagli su quanto la versione di produzione della Lamborghini Urus ST-X somiglierà al concept anche se le differenze dovrebbero essere molto limitate.
In arrivo una Urus ibrida plug-in
Sono stati inoltre rivelati dal capo di ricerca e sviluppo di Lamborghini Maurizio Reggiani anche i piani per un SUV Urus ibrido. Una novità considerata inevitabile nel percorso evolutivo del SUV della casa di Sant’Agata Bolognese, per allinearsi alle “cugine” Porsche Cayenne e Bentley Bentayga che offrono entrambe delle varianti elettrificate. La priorità dell’azienda del Toro è quella di creare un veicolo in grado di distinguersi nettamente rispetto all’offerta ibrida ed elettrica della concorrenza. “La parte più importante del nostro lavoro sarà quella di definire il modo in cui Lamborghini debba usare l’energia elettrica, e in che modo possiamo essere differenti da chi già la usa“, ha affermato Reggiani.