[galleria id=”20817″]
Lamborghini Urus finalmente svelata dopo una lunga attesa, durante la quale si sono susseguite tutta una serie di informazioni ed alcune immagini teaser. Il palpitare del mondo delle quattro ruote attorno a quello che sarà un SUV particolare, perchè aprirà la strada ad un concetto di SUV ad altissime prestazioni, è stato intenso ed ha portato ad un’aspettativa che potrebbe essere stata o meno soddisfatta in base ai gusti estetici, ma sicuramente da Sant’Agata Bolognese hanno fatto centro con la meccanica.
Oggettivamente è un SUV ad altissime prestazioni, una necessità per Lamborghini, ma deve sapersi districare su tutti i terreni. Per farlo, il selettore Lamborghini ANIMA interviene su diversi parametri, dalla trasmissione agli ammortizzatori, dallo sterzo alla risposta del motore, fino alla trazione. Ben sei modalità diverse di guida. Si parte da Strada, profilo standard, per passare al più personale Sport, fino al Corsa, massima espressione del potenziale su asfalto. Sabbia, Terra e Neve sono le modalità pensate per il fuoristrada.
Gli interni di Lamborghini Urus vedono una plancia che si sviluppa a cascata, al centro lo schermo dell’infotainment, in una cornice esagonale, poi più giù un secondo display per la regolazione del clima e delle funzioni secondarie. Il selettore ANIMA è un pratico elemento fisico, per passare rapidamente da una modalità all’altra senza perdere attimi preziosi.
Interessante anche il selettore del cambio automatico sul tunnel, con tasto d’accensione integrato, in stile aeronautico al quale ormai il brand italiano ci ha abituati da tempo. Quanto alla strumentazione, il quadro è completamente virtuale e configurabile, con evidenti richiami alle altre supercar Lambo, mentre nella modalità Corsa non manca il grafico con l’indicazione dei valori di potenza e coppia erogati dal V8 twin-turbo.
Il motore della Lamborghini Urus è un 4.0 litri V8, capace di spingerla fino ad una velocità massima di circa 300 km/h, un valore non indifferente per un’auto dalla massa di 2200 kg, che non è di certo piuma. D’altronde le dimensioni di Lamborghini Urus sono di 510 cm di lunghezza e 200 cm di larghezza.
Ci pensano comunque gli 850 Nm di coppia a riuscire a muovere in modo estremamente corposo queste masse, con l’aiuto di un rapporto kg/cv pari a 3.38. Più in avanti, circa un anno dopo la commercializzazione della versione normale a benzina, arriverà anche quella ibrida plug-in.
Sul profilo dell’impianto frenante Urus può già vantare un record, quello di dischi più grandi mai montati su un’auto stradale. Grazie a dei cerchi da 23 pollici è stato possibile montare dischi da 440 mm all’anteriore e 370 mm al posteriore, che permetto una frenata da 100 km/h a 0 in 33.7 metri.
[galleria id=”20171″]
Volume posteriore imponente, doppio spoiler per regolarizzare l’aria – uno al di sopra ed uno alla base del lunotto, quest’ultimo sovrasta luci a LED che si sviluppano orizzontalmente e sono collegate da una fascia a contrasto.
I quattro terminali di scarico sono posizionati all’estremità del paraurti e concludono una linea di scarico collegata al motore V8. Rispetto al concept si trovano molto più in basso e lo stesso estrattore sul paraurti ha proporzioni molto meno estreme. L’anteriore si mostra in quelle forme dei gruppi ottici tipiche delle supercar Lamborghini, ma sotto ai quali si sviluppa tutto quello che su una supercar – bassa e schiacciata a terra – non troviamo: calandra di generose dimensioni ed a matrice esagonale, così come le prese d’aria agli angoli, all’interno delle quali prendono vita elementi geometrici che fungono da ali. Chiaramente il tutto viene assecondato anche da uno splitter anteriore.
Foto spia: Autoguide
[galleria id=”16733″]
Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini in seguito sostituito da Stefano Domenicali, ha stipulato un accordo con il governo italiano per la produzione del nuovo SUV nello stabilimento della casa di Sant’Agata Bolognese. Nell’accordo sono previsti incentivi ed agevolazioni fiscali per il costruttore del Gruppo Volkswagen pari a 80 milioni di euro. Gli investimenti da parte di Audi per l’adeguamento dello stabilimento emiliano alla produzione dell’Urus sono di circa 800 milioni di euro.
La speranza per la direzione della casa del Toro è quella di bissare il successo ottenuto dalla Porsche con il Cayenne in quello che è un settore in rapida crescita e dove le rivali sono sempre più agguerrite, quello delle SUV di lusso. Le stime di vendita sono di 3.000 esemplari all’anno, cifre che andrebbero a raddoppiare gli attuali volumi di Lamborghini. Con il nuovo SUV la Casa di Sant’Agata raggiungerà nuovi clienti in mercati importanti come gli Stati Uniti, la Cina, il Medio Oriente, la Germania, la Russia ed il Regno Unito. La base meccanica arriva dal Gruppo Volkswagen ed è la stessa di Porsche Cayenne, Audi Q7, Volkswagen Touareg e pure del nuovo SUV Bentley Bentayga.