C’era un tempo in cui l’Alfa Romeo osava con modelli spettacolari che avevano dei motori potenti. Ecco il modello più amato che rispettava la tradizione.
I modelli più in voga della Casa del Biscione hanno sempre seguito un DNA riconoscibile. L’Alfa Romeo 159 è perfetta da ogni angolazione, avendo uno stile senza tempo. Svelata all’inizio del 2005, è la diretta discendente della 156, da cui eredita diversi aspetti. Il nome della vettura è un omaggio all’omonima monoposto di Formula 1, campione del mondo nella stagione 1951 con Juan Manuel Fangio.

La 159 venne costruita sul pianale Alfa Romeo/GM Premium, realizzato unicamente per la berlina del Biscione e poi usato, su modelli di serie, solo per Brera e Spider. In una prima fase ci fu un progetto comune tra Alfa Romeo, Cadillac e Saab per la creazione di un pianale da usare su auto di segmento superiore ed eventualmente su vetture del segmento a cui appartiene la 159. Cadillac e Saab si ritirarono e Alfa Romeo si trovò a portare avanti il progetto da sola.
Fu la regina del salone di Ginevra nel marzo del 2005. La vettura aveva interni sportivi e al tempo stesso eleganti. Spiccava un frontale sportivo che riportava alla mente la Brera. L’auto aveva sospensioni anteriori a quadrilatero alto e multilink a tre bracci posteriori, trazione integrale Torsen C. Rispetto alla 156 la berlina 3 volumi vantava una lunghezza di 4,66 m (+23 cm), larghezza 1,83 m (+9 cm), altezza 1,42 (+3 cm). Ma il peso (oltre 200 kg in più della 156), penalizzava i consumi.
Il segreto dell’Alfa Romeo 159
Aveva una super tenuta di strada e di stabilità, grazie alla lega di acciai ad alta resistenza che prese il telaio e che le conferisce una rigidità torsionale (180 000 daN m/rad) e una rigidità flessionale (12 400 daNm/mm) da sogno. La vettura aveva sette airbag. Il coefficiente di penetrazione aerodinamica aveva un valore di 0,32.

Venne disegnata da Giorgetto Giugiaro e prodotta negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco. Venne proposta nella versione Sportwagon dal 2006 al 2011. Rimase nei listini sino al 2013, inizialmente senza essere rimpiazzata da alcun modello, sostituita solo nel 2016 dalla Alfa Romeo Giulia. Quando venne commercializzata, la 156 aveva un appeal enorme e quindi con la 159 i designer fecero una sorta di restyling della 156 senza osare troppo per provare a cavalcare quell’onda e aveva una vasta gamma di motorizzazioni. Non a caso Alfa, quando la tolse di mezzo nel 2013, decise di prendersi una pausa di 3 anni prima di lanciare la Giulia. Quest’ultima non ha avuto il medesimo successo e sono iniziati ad andare di moda i SUV del Biscione.