La Volkswagen si rifà il look, con un cult leggendario che si presenta in un modo del tutto inatteso e imprevisto.
Vi è da sempre un grande amore e interesse attorno alle Volkswagen, delle vetture che hanno raccolto un grande successo in questi anni. La casa tedesca ha infatti dato vita a una serie di modelli a basso costo e che allo stesso tempo avevano modo di farsi ammirare per prestazioni e per un’eccezionale stabilità in strada.
La Volkswagen si è messa così in luce con una serie di modelli che hanno conquistato il parere positivo della platea, con la Golf che è forse l’auto più iconico della gamma. Allo stesso tempo è bene ricordare come la casa di Wolfsburg sia stata per anni come l’auto della rivolta e della ribellione, con i suoi van che negli anni ’60 e ’70 erano il simbolo degli hippie.
Questo ha permesso di ammirare nel corso del tempo diversi modelli davvero molto colorati e sgargianti da vedere. A quanto pare non sono stati però solo i furgoni a essersi lanciati in questo settore, ma anche la Polo ha potuto far discutere in questo senso. Un modello davvero unico e ineguagliabile, con tanti clienti che sono rimasti senza parole.
Volkswagen Polo Arlecchino: ecco come si presenta
Era il 1995 quando la Volkswagen decise di dare forma a una particolare variante della Polo, con questa che prese il nome di Harlequin, ovvero Arlecchino. Una scelta davvero singolare, visto che ogni componente esteriore del veicolo erano di una colorazione diversa, dunque era a tutti gli effetti l’auto più carnevalesca che sia mai stata progettata.
Si trattò di un’edizione limitata, infatti solo 1000 hanno avuto modo di poter mettere le mani su questo innovativo modello, senza dubbio unico nel proprio genere. I risultati però furono decisamente migliori rispetto alle attese, tanto è vero che la Volkswagen dovette ampliare la produzione, arrivando così a un totale di 3000 unità e i numeri evidenziano come la Gran Bretagna se ne sia innamorata.
Ben 2500 si trovano proprio in questa nazione, almeno queste sono le vendite tra il 1996 e il 1998. La vettura era adatta anche a coloro che erano neopatentati, con il motore interno che era da 1000, 1400 o 1600 di cilindrata. Il picco di velocità era di 172 km/h, con la Polo che dunque aveva tutte le carte in regola per essere ben gradita nel settore. La Volkswagen dunque si era fatta sempre più allegra e unica, con una Polo mai vista prima.