Ci sono degli impegni che ogni automobilista è tenuto a rispettare salvo ricevere sanzioni piuttosto pesanti. Di cosa si tratta.
Chiunque possieda un veicolo sa bene che ogni dodici mesi dovrà pagare il bollo. Si tratta di una delle tasse più odiate, in quanto va a coinvolgere anche chi si sposta molto di rado su un proprio mezzo, ma come detto, rappresentando una sorta di canone RAI, non può essere evitato.
Lo stesso obbligo ricorre per un’altra pratica che, però, va espletata ogni due anni. Spesso la si prende sottogamba ritenendola inutile e dispendiosa, ed invece è importantissima per la propria incolumità e quella degli altri e per questo motivo se non la si porta a termine si può essere multati di una grossa cifra.
Per incentivare l’acquisto delle auto a zero emissioni viene spesso ripetuto che chi ne dispone non è chiamato a pagare il bollo per i primi cinque anni dall’immatricolazione, ciò non vale però per il tema del nostro approfondimento, la revisione. Il controllo approfondito della vettura è un must almeno ogni ventiquattro mesi per tutti. Se nel periodo pandemico c’erano state deroghe e alleggerimenti della normativa, adesso si è tornati alla normalità.
Ciò significa che in caso di macchina nuova di zecca la si può effettuare dopo quattro anni, successivamente però la scadenza sarà ogni due. Se invece si parla di mezzi atti al trasporto di più di nove persone come i pullman e gli autobus, piuttosto che i taxi o le ambulanze, la procedura avrà durata annuale.
La prima revisione andrà portata a termine entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Quelle successive entro il mese in cui sono state compiute le altre. Per conoscere nel dettaglio la deadline, basta verificarla sul Documento Unico di Circolazione o visitando Il Portale dell’Automobilista, inserendo il numero di targa del veicolo.
Qualora vi fossero delle criticità in termini di sicurezza, o ancora rumorosità o inquinamento, bisognerà ricorrere alla revisione straordinaria.
I costi variano a seconda dell’ente a cui ci si riferisce. Se si va direttamente in Motorizzazione le tempistiche saranno più lunghe, ma si riuscirà a risparmiare qualche soldo andando a pagare 45 euro.
In caso invece si decida di rivolgersi ad un centro specializzato o ad un’officina abilitata, la cifra salirà fino a 78,75 euro.
Nella prima opzione il saldo si compie via PagoPa bollettino 9001, per le altre pagando al momento della consegna dell’automobile.
Come anticipato è importante non dimenticarsene o fare finta di. Nell’eventualità di fermo ad un posto di blocco, se trovati con revisione scaduta si rischia dai 173 ai 694 euro di multa. Se poi si è recidivi tali importi saranno raddoppiati.
Inoltre al di là della sanzione pecuniaria le autorità disporranno del divieto di circolazione fino all’avvenuta revisione. Chi fa orecchie da mercante e si muove ugualmente nel periodo di stop imposto può invece rischiare una sanzione dai 1998 ai 7993 euro, con fermo amministrativo dell’auto e se non è la prima volta, la confisca della stessa.
Infine se si tratta di revisione falsa i soldi da mettere sul piatto oscilleranno tra i 430 e i 1731 euro, con annesso ritiro della carta di circolazione