La familiare su cui il marchio tedesco ha puntato tutto rimane una sicurezza. Non lascia il diesel.
Le normative europee da una parte e l’andamento del mercato dall’altra stanno piano piano relegando automobili un tempo popolari ad una vera e propria nicchia del mercato. Auto con motori a benzina e diesel con classe inquinante sotto l’Euro 4 sembrano ormai destinate ad andare in disuso, a giudicare dagli incentivi emanati dal Governo per svecchiare il parco auto nazionale ancora molto vetusto.
Allo stesso modo, un tipo di vettura che sta piano piano perdendo terreno di fronte alla “avanzata” dei SUV che riescono più o meno a fornire ad un compratore le stesse caratteristiche aggiungendo più spazio a bordo, maggiore altezza da terra e migliori prestazioni sembra essere la classica familiare. Quest’auto, con motore a benzina o diesel che sia, sta lentamente sparendo dal mercato.
Non tutti i marchi però la pensano così. Partendo da Volvo che ha ancora molta fiducia in questo tipo di vettura, passando per Audi che con la sua storica serie RS ha conquistato una grande fetta di pubblico ed arrivando ad Opel, brand tedesco parte del Gruppo Stellantis che propone un classico intramontabile. Si tratta infatti della familiare diesel che piace molto agli italiani!
La Astra torna con il diesel
Lo scorso anno ha dimostrato che in Italia il mercato del diesel è tutt’altro che traballante: rispetto all’anno ancora precedente – il 2022 – sono infatti state vendute circa un milione e mezzo di vetture diesel in più. Per questo, il fatto che Opel abbia rilanciato la sua familiare più famosa con questo propulsore non ci stupisce. La nuova Opel Astra Sport Tourer guarda al futuro, con un occhio di riguardo per il passato.
Lunga circa 4,6 metri e con un vano portabagagli che supera i 600 litri di capienza senza abbattere i sedili posteriori, la Astra Tourer è disponibile con un’ampia varietà di motori. Si parte dall’immancabile ibrido – un sistema plug-inc che arriva a ben 225 cavalli – passando all’unità esclusivamente elettrica da 156 cavalli di potenza fino ad arrivare al diesel: questo propulsore da 1,5 litri per 130 cavalli di potenza viene incontro agli automobilisti che vogliono spendere meno e che non hanno ancora grande fiducia nelle nuove tecnologie moderne.
La Astra Tourer ha consumi interessanti per un’auto diesel con una media di 3,15 litri di carburante per 100 km, non male per un mezzo con un propulsore di questo tipo. La dotazione di bordo chiaramente non ha nulla da invidiare a quella delle altre versioni a benzina, ibrida o elettrica. Il tutto, con un prezzo di partenza che non sale troppo sopra i 32mila euro.