Il tasso di inquinamento è sempre più alto nel mondo e le emissioni delle auto sono una delle cause. Tagliare i taxi e sostituirli con le moto può essere una soluzione
Nel periodo della transizione ecologica prende corpo l’idea di affidarsi alle due ruote per il trasporto a pagamento. In molti Paesi questo tipo di dinamica è già realtà, mentre in altri sta prendendo piede adesso.
Il cambiamento climatico impone delle attente riflessioni e delle azioni concrete da parte dei Governi. Le emissioni di carbonio nell’aria hanno portato a problematiche di inquinamento non più sottovalutabili e a interventi non più procrastinabili. Le semplici domeniche ecologiche non bastano più e occorre cambiare in modo strutturale il mondo dei trasporti. La via dell’elettrico è andata via via intensificandosi a livello internazionale, con l’obiettivo di sposare le vetture a batteria in modo esclusivo nel giro di un decennio.
Le istituzioni globali stanno operando in tal senso, sia fornendo degli incentivi pubblici sia ponendo dei paletti nelle vendite agli operatori privati. Tutti i più grandi brand dell’Automotive sono concentrati su questa sfida e contano di trasformare la propria produzione entro il 2035.
Anche il discorso dei taxi cittadini non fa eccezione quando parliamo di inquinamento e problematiche di emissioni. In tante città orientali esistono ormai da anni i cosiddetti motorbike taxi, che permettono uno spostamento agile in metropoli affollatissime come Bangkok o Kuala Lumpur. Anche in Africa si è assistito agli ultimi anni ad un discorso simile.
Mototaxi, l’esempio dell’Uganda: una soluzione per traffico e inquinamento
La situazione in Uganda è piuttosto chiara, con i mototaxi che sono diventati delle vere e proprie forme di business. I bodaboda, nome usato dai locali per indicarli, sono di gran lunga il mezzo più utilizzato per il trasporto cittadino, anche grazie al mercato delle due ruote importante nel Paese. Con programmi di prestito vantaggiosi, diversi cittadini possono permettersi di acquistare una motocicletta e mettere su la propria impresa privata.
Ovviamente questo tipo di servizio, utilizzando anche mezzi elettrici, può diventare utilissimo per limitare l’inquinamento ambientale e potrebbe essere esportato anche in altre realtà. In Europa non siamo abituati a vedere questo tipo di servizio taxi, ma non è da escludere che al netto di qualche problema per la sicurezza, non si possa adottare a breve questa soluzione anche alle nostre latitudini. Inquinamento e traffico sarebbero di certo aiutati, così come il business interno. L’Uganda può essere un esempio da seguire.
