Un’automobile prodotta da un marchio molto affermato mette in crisi i vertici della Fiat, ma dobbiamo davvero preoccuparci?
Cosa c’è di più riconoscibile della tipica Fiat Panda, l’utilitaria italiana per eccellenza che tutti amano e vorrebbero guidare? Non è un caso che abbia fatto da “ispirazione” ad un modello davvero molto simile. La versione orientale ha stupito tutti. Infatti, pur essendo prodotta da un marchio decisamente più affermato di quello italiano, in molti hanno gridato al plagio appena l’hanno vista. Ma andiamo con ordine e scopriamo se è davvero una minaccia per lei.
Era il 1980 quando la prima serie della Fiat Panda entrò in produzione, una lunga storia d’amore tra gli italiani e la loro utilitaria preferita che da 43 anni continua a vendere milioni di esemplari in tutto il mondo: la vettura arrivata alla terza generazione conta una grande quantità di varianti e modelli speciali e come spesso accade, anche decine di tentativi di imitazione nel mondo.
La semplicità del design spigoloso della vettura ha fatto si che molti progettisti decidessero di ispirarsi al popolare veicolo italiano per mettere in strada la propria utilitaria ma pochi sono andati vicini all’accusa di plagio quanto un marchio giapponese. Ebbene si, e per giunta proprio un brand che non ha bisogno di chiedere a nessuno e che vende milioni di auto al mese in tutto il mondo.
Panda in Giappone
Introdotta in origine nel 2003 la Toyota Sienta è una MPV ovvero un Multi Purpose Vehicle, termine con cui sul mercato americano si definiscono i minivan di piccole dimensioni paragonabili a quelle delle utilitarie. L’automobile è destinata al mercato asiatico e recentemente, ha ricevuto un restyling che ha fatto storcere la bocca a parecchi italiani che hanno notato qualcosa.
Dal punto di vista tecnico, la Sienta di nuova generazione è la classica vettura del settore con display interno, motore 1.5 a benzina ed una grande varietà di optional che consentono al proprietario di avere a disposizione un’automobile moderna, intuitiva e comoda in città. Dal punto di vista estetico, guardate questo video e diteci a che vettura assomiglia un po’ troppo.
Già, la vettura ricorda una Fiat Panda, forse un po’ troppo. Dal punto di vista legale Fiat non si è espressa e del resto si tratta di un’auto che non arriverà nemmeno in Italia. Però la somiglianza è forte, anche voi pensate che magari Toyota abbia “copiato i compiti” al marchio torinese? Forse non lo sapremo mai con certezza.