Lo scenario che da sempre spaventa e preoccupa qualsiasi guidatore: cosa fare se la macchina non parte? Questi consigli vi salveranno e potrebbero salvare anche la vostra amata quattro ruote: ecco svelato tutto
Sotto il sole rovente dei mesi estivi o durante il gelo sferzante di quelli invernali. E che sia nel vialetto di casa o nella corsia di emergenza di un’autostrada, poco importa: quando la macchina non parte è sempre un colpo al cuore. Anche perché spesso non è semplice reperire un pronto soccorso efficace per la vostra vettura o semplicemente avete una gran fretta di ripartire per il vostro viaggio.
Per questo, a volte è necessario conoscere qualche trucco del mestiere e qualche dritta da meccanico per evitare di cadere immediatamente nel panico. E magari col finire anche di allertare carro attrezzi e/o altri mezzi di soccorso stradale (che hanno il loro salatissimo costo, di tempo e di danaro), quando potrebbe essere una semplice inezia a bloccare la regolare messa in moto della vostra vettura.
Quindi prendete appunti e preparatevi ad essere stupiti. Alcune soluzioni potrebbero essere molto più semplici ed efficaci di quanto possiate credere. E a volte potrebbero davvero fare la differenza tra una telefonata agli organi di soccorso ed un banale sospiro di sollievo ed una bella risata con il vostro passeggero.
Controllare il motorino di avviamento: può sembrare quasi assurdo, ma a volte i problemi più annosi si celano dietro le soluzioni più semplici. Dopotutto, senza il dispositivo di accensione che gira nella maniera corretta, potreste perdere anche ore intere senza avviare il motore della vostra auto. Se avete nella vostra cassetta degli attrezzi un cercafase, è il momento di utilizzarlo.
Posizionatelo sul terminale inferiore e di lì collegatelo col cavo negativo alla carrozzeria per la messa a terra. Cercate, però, di farvi aiutare dal vostro passeggero o da un’altra persona vicina e chiedetele di accendere il motore per vedere se il dispositivo si attiva in maniera regolare. In caso contrario, l’unica soluzione è rivolgersi al vostro meccanico per sostituire l’intero sistema del motorino di avviamento.
Controllare la batteria dell’auto: ancor prima di rivolgere le proprie attenzioni al dispositivo di accensione dell’auto, una buona idea potrebbe dare un’occhiata alla batteria. Spesso basta aguzzare l’udito per intuire quale possa essere il reale problema della fallita messa in moto, ma non tutti potrebbero esserne in grado. Un trucco semplice-semplice, però, può aiutare anche i meno esperti.
Quale? Se il motore non produce alcun suono al momento della tentata accensione, quasi sicuramente significa che la batteria dell’auto è bella che andata. Con un voltometro, assicuratevi lo stato di salute di quest’ultima e prestate attenzione ai valori indicati: se compresi tra i 12,4 e i 12,7 volt, la batteria è da considerarsi carica e non è questo il problema che tiene ferma la vostra preziosa quattro ruote. Se i valori, invece, saranno inferiori a quelli sopracitati, attrezzatevi con i cavi di emergenza e provato a darle vita come dei novelli dottor Frankenstein. Anche qui: se il problema dovesse continuare a persistere, non vi tocca che sostituire l’intera batteria dell’auto.
Controllare i livelli di carburante: che sia a benzina, a gasolio, gas metano o gpl, senza di questo non si va da nessuna parte. A volte può capitare di dimenticare di fare regolare rifornimento alla propria auto, ma il problema non è sempre così facile da risolvere. Guasti al galleggiante del serbatoio o all’indicatore elettronico presente nella console sono all’ordine del giorno, quindi prestate massima attenzione alla manutenzione di un qualcosa che troppi danno per scontato.
Se invece avete riscontrato un problema al serbatoio, c’è un vecchio trucco per capire se l’auto continua a soffrirne. E tutto quello che dovrete fare sarà prestare attenzione ai movimenti della vostra vettura: scatti imprevedibili e scossoni inaspettati, sia prima dello spegnimento definitivo o addirittura a velocità autostradale, possono essere un allarme importante.
Cosa fare, però, se l’auto continua a non partire dopo aver versato un’intera tanica di benzina nel serbatoio? A quel punto, il problema potrebbe celarsi nel filtro della benzina. Potrebbe essere ostruito dai vari sedimenti accumulati nel corso dei chilometri e chilometri percorsi. Cambiarlo potrebbe essere un’operazione complicata per chi non ha mai messo le mani sotto ad un cofano, ma non impossibile: a patto che si segua il manuale d’uso e di manutenzione della propria auto. Sostituire il filtro del carburante in tempo può salvare anche la vostra pompa del carburante, che rischia di bruciarsi nello sforzo ripetuto di superare gli ostacoli nel proprio cammino.
Controllare l’intero impianto di avviamento: le candele, a volte, sono l’ultimo baluardo tra una telefonata al carro attrezzi e un sospiro di sollievo. Prova ad ispezionarle, smontandole e visionandole con attenzione per notare eventuali danni o ostruzioni di sporco che potrebbero impedirne il perfetto e regolare funzionamento. Un vecchio trucco è guardare il colore delle candele: se grigie o marroni, le condizioni sono ancora buone. Se nere o addirittura bruciate… Beh, ci arrivate da soli. A quel punto toccherà sostituirle e poi affrontare qualunque sia stato il problema che ha ridotto quelle povere candele in tale stato.
Controllare anche i cavi di avviamento e le bobine di accensione: va da sé, provate a dare un’occhiata anche ai cavi di avviamento. Se sono sfilacciati, pesantemente usurati o addirittura spezzati, potreste aver trovato la dolorosa causa della vostra sosta indesiderata. E poi, un’occhiata datela anche alle bobine di accensione. Si tratta di una problematica molto rara da riscontrare, ma a volte la buona sorte può dimenticarsi di voi e accanirsi nelle giornate più insospettabili. Come fare? Prendete una candela, ricollegatela al suo cavo e poi toccate un punto del vano motore con quest’ultima. In caso di scintilla di colore blu, le bobine funzionano. Altrimenti, vi conviene allertare per davvero il soccorso stradale…