La Lancia Delta è una macchina storica, ma pochi si ricordano di questo modello che ha delle similitudini con l’Alfa Romeo GT.
In Italia vi è da sempre una straordinaria cultura per quanto riguarda la produzione di automobili, in particolare se queste sono di lusso. Lancia e Alfa Romeo infatti non sono amate solo nel Belpaese, ma fanno parte di una lunga tradizione di vetture altamente qualitative che ha dato vita a grandi successi anche nel mondo delle corse.
Per quanto al giorno d’oggi si consideri solo la Ferrari come il grande colosso che porta in alto i colori dell’Italia in tutto il mondo in F1, in passato fu l’Alfa Romeo a dominare la scena. I successi degli anni ’50 di Nino Farina e di Juan Manuel Fangio hanno reso il Biscione leggendario e negli anni ’80 toccò alla Lancia.
Pochi si ricordano il fatto che la Lancia negli anni ’50 aveva dato vita a una monoposto leggendaria, la D50, ma la morte di Ascari comportò l’addio della casa piemontese dalle corse. Questo non impedì alla Lancia di diventare eroica negli anni ’70 e ’80 con i rally, grazie a dei modelli come la Stratos o la Delta Integrale guidata da fenomeni come Munari, Kankkunen o Biaision.
Per questo motivo la Delta ha accresciuto negli anni il proprio mito anche grazie a un modello che ricorda l’Alfa Romeo GT. Si tratta di un’auto che si presenta con 449 cm di lunghezza, una larghezza di 176 cm e un’altezza da 137 cm, con il motore che era un 6 cilindri da 3200 di cilindrata, nella migliore variante, in grado di erogare 239 cavalli. La Lancia aveva già dato vita a un’auto leggendaria che non ebbe però la stessa fortuna.
Lancia Delta Zagato Hyena: l’auto dimenticata
All’inizio degli anni ’90 la Lancia aveva preso la clamorosa decisione di abbandonare il mondo dei rally. Le vittorie non erano ormai più sufficienti, ma nonostante questo il mito della Delta Integrale sarebbe continuato con il lancio della Zagato Hyena, un modello che fu però un vero fallimento.
In partenza infatti la Lancia aveva in mente una produzione che avrebbe complessivamente portato a 500 esemplari sul mercati. Non si riuscì mai a rispondere adeguatamente con i fatti, tanto è vero che si passò così a una tiratura di 75 unità per poi arrivare alla produzione finale di soli 25 automobili.
Numeri che non rispecchiarono di certo il reale valore del progetto portato avanti da Paul Koot, con questa auto che si trattava di un coupé elegante e molto affascinante. Le dimensioni mostravano questa vettura con una lunghezza di 397 cm, una larghezza di 174 cm e un’altezza da 124 cm.
Al proprio interno la Lancia decise di montare un motore 4 cilindri da 2000 di cilindrata che le dava modo di erogare fino a 250 cavalli. Fu un’auto anche molto prestazionale, considerando infatti come fosse in grado di toccare i 240 km/h come picco massimo e anche da un punto di vista dell’accelerazione passava da 0 a 100 km/h in soli 6 secondi. Alla fine la Lancia Delta Zagato Hyena non ottenne mai i risultati sperati e finì nel dimenticatoio.
