Lancia ha battezzato tantissimi modelli incredibili negli anni, ma c’è uno in particolare che tutti hanno dimenticato e sarebbe stato stellare.
La Lancia per anni è stato uno dei brand più importanti che avevamo in Italia. Nell’ultimo periodo siamo stati abituati a conoscerlo per un solo modello: la Ypsilon. Eppure c’è stato un passato davvero glorioso, dove questa Casa addirittura partecipava a campionati Rally e li vinceva con modelli che hanno scritto la storia dell’automobilismo.
C’è stata un’auto però che non ha mai visto la luce del sole. Un’auto che è nata quando forse le auto, nell’accezione con cui le definiamo oggi, nemmeno esistevano. Siamo nel 1919 e ai Saloni di Parigi e di Londra la Lancia battezza uno chassis con un motore a 12 cilindri a V stretto, con distribuzione a valvole in testa che, secondi i dati dell’epoca, pare riuscisse ad erogare qualcosa come quasi 150 CV.
Lancia, un progetto entrato subito nella leggenda
Il motore era montato direttamente sul telaio e si stima che potesse raggiungere i 150 km/h, una velocità che è assolutamente mostruosa per l’epoca. Nell’ambiente questo modello è indicativamente segnalato come Lancia 12 cil V, un nome che prende spunto dal propulsore che montava. Il modello fu sviluppato durante la Prima Guerra Mondiale, in particolare la sua nascita arriva proprio nel ’14-’15, quindi proprio durante lo scoppio del conflitto.
All’epoca la stampa elogiò lo sforzo di Lancia nel progettare questo motore, ma purtroppo la 12 cilindri Lancia non ebbe alcun seguito. Vincenzo Lancia non portò avanti la cosa anche perché a quanto pare l’auto in questione avrebbe avuto un costo proibitivo per le tasche dell’epoca. Inoltre pare che il motore avesse seri problemi di carburazione quindi c’era ancora del costoso sviluppo da fare. Un vero peccato che ci ha privato di quello che sarebbe stato un autentico bolide.
